Papa Francesco ha sempre avuto un legame speciale con i detenuti, dimostrando vicinanza e attenzione attraverso gesti simbolici e parole di speranza. Durante la sua ultima celebrazione della Messa, molti detenuti nelle carceri italiane hanno seguito il rito con profonda partecipazione. Da Brescia a Rebibbia, fino al carcere di Regina Coeli, gli istituti penitenziari hanno allestito spazi comuni con televisori per permettere ai detenuti di seguire la cerimonia insieme.
Alcuni hanno persino ottenuto il permesso di essere presenti in Piazza San Pietro per i funerali del Pontefice Papa Francesco ha sempre cercato di restituire dignità e speranza ai detenuti, celebrando la lavanda dei piedi nei carceri e aprendo una Porta Santa nel penitenziario di Rebibbia. Il suo messaggio di misericordia e inclusione ha risuonato profondamente tra coloro che vivono dietro le sbarre, offrendo loro un momento di riflessione e conforto .
Nel carcere di Ariano Irpino, i detenuti hanno avuto l’opportunità di seguire la Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, un momento di raccoglimento e preghiera che ha coinvolto tutta la comunità locale
La celebrazione si è svolta il 24 aprile 2025 presso la Basilica Cattedrale di Ariano Irpino, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Sergio Melillo. L’iniziativa ha permesso ai detenuti di sentirsi parte di un evento spirituale significativo, rafforzando il messaggio di misericordia e speranza che Papa Francesco ha sempre trasmesso. Anche oggi nel carcere di Ariano Irpino, i detenuti hanno avuto la possibilità di seguire la Messa trasmessa da Roma, un momento di raccoglimento e spiritualità che ha coinvolto l’intera comunità penitenziaria. L’iniziativa ha permesso ai detenuti di sentirsi parte di un evento significativo, rafforzando il messaggio di speranza e misericordia che Papa Francesco ha sempre trasmesso.
Marika Remondelli