Il 25 aprile non è solamente una data segnata in rosso sul calendario, un giorno di solennità e memoria della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Molte le manifestazioni organizzate nei vari comuni , in alcuni dei quali il silenzio e la riflessione si sono mescolati al suono degli inni e al ricordo dei sacrifici compiuti per la libertà.
Poi ci sono iniziative culturali: mostre fotografiche, proiezioni di film a tema, rappresentazioni teatrali e presentazioni di libri che approfondiscono il significato storico e i valori del 25 aprile, offrendo spunti di riflessione e di approfondimento per le nuove generazioni.
Infine, per alcuni, il 25 aprile è un momento di impegno civile attivo. Partecipare a manifestazioni per i diritti, aderire a iniziative di volontariato o semplicemente dedicare del tempo a informarsi e a discutere sui temi della libertà, della democrazia e dell’antifascismo sono modi concreti per onorare lo spirito di questa giornata.
Che si scelga il silenzio della memoria, la gioia della festa popolare, il contatto con la natura, l’arricchimento culturale o l’impegno civile, il 25 aprile si conferma una data viva e pulsante, capace di parlare a ognuno in modo diverso, ma con un unico, potente messaggio di libertà e speranza.
In questo panorama di celebrazioni diversificate, anche in Irpinia si registrano iniziative particolari. Quest’anno, Vincenzo Ciampi, esponente del Movimento Cinque Stelle, ha colto l’occasione del 25 aprile per intraprendere un digiuno con un obiettivo specifico: sollecitare l’approvazione della proposta di legge sul fine vita medicalmente assistito in Campania, da lui stesso sottoscritta e che giace da 407 giorni presso il Consiglio regionale.
Questa sua azione simbolica si lega idealmente ai valori di libertà e autodeterminazione che la Festa della Liberazione celebra, estendendoli al diritto di una scelta dignitosa nel momento conclusivo della propria esistenza. Il digiuno di Ciampi diventa così un ulteriore elemento di riflessione e di impegno civile in questa giornata così significativa per l’Irpinia e per l’intero Paese, unendo la memoria della lotta per la libertà con la battaglia per i diritti civili contemporanei.
Marika Remondelli