Greci- La Tradizione della Pasqua nei Katundi
In un momento ricco di significato, la comunità dei Katundi rinnova la celebrazione della Pasqua, unendo la profondità religiosa alla ricchezza culturale. Nel pomeriggio di ieri , i fedeli e gli amanti delle tradizioni hanno avuto l’opportunità di immergersi nella suggestiva narrazione della “Kalimera,” un canto tradizionale che racconta la Passione di Nostro Signore, nella lingua Arbereshe.
Questa espressione artistica è un omaggio alla storia e alla fede che si sono tramandate di generazione in generazione.
Per onorare ulteriormente la Settimana Santa, conosciuta come Java e Madhe nella tradizione Arbereshe, è stato organizzato un progetto speciale. I membri del Sportello Linguistico Katundi e i volontari del Servizio Civile 24/25 hanno confezionato a mano “Nusan” e “Panarin” – bambole e cestini – simboli di pace e rinascita.
Questi doni sono stati distribuiti nella mattinata di domenica delle Palme in chiesa, al termine della Santa Messa, offrendo ai bambini e alle famiglie un segno tangibile di unione e speranza. La celebrazione non è soltanto un momento di fede, ma anche un’opportunità per mantenere vive le radici culturali e linguistiche di una comunità che abbraccia tradizioni italiane e albanesi.
I valori trasmessi attraverso questi gesti e queste attività sono il cuore pulsante di una Pasqua che parla di resurrezione, riconciliazione e comunione. Un sincero augurio di Buon Avvicinamento alla Pasqua di Resurrezione a tutti e’ stato rivolto dal sindaco alla propria comunità , un momento per riflettere e celebrare la gioia della rinascita.
La tradizione del Katundi trova radici profonde nella cultura Arbereshe, un’eredità che richiama influenze albanesi, italiane e, in parte, greche. La connessione tra i Greci e il Katundi si percepisce principalmente attraverso l’elemento spirituale e linguistico.
L’Arbereshe, infatti, conserva tratti della lingua albanese antica, che nel corso della storia ha incorporato influenze greche, specialmente nei contesti religiosi e liturgici.Durante la Settimana Santa, come nel caso della celebrazione della Kalimera, i canti e le narrazioni spesso portano con sé un’eco della tradizione greco-ortodossa.
La parola stessa, Kalimera dal greco καλημέρα, ha origine greca e significa “buongiorno,” ma è stata adattata nel contesto della Passione di Cristo. Questo esempio dimostra il modo in cui le comunità Arbereshe hanno intrecciato le influenze greche alle proprie tradizioni, mantenendo viva una storia culturale ricca e multiculturale.
La Grecia, con la sua tradizione ortodossa e i suoi legami storici con l’Albania, ha contribuito al patrimonio simbolico che caratterizza le celebrazioni del Katundi. Questi legami si riflettono nella fusione di riti e pratiche religiose, dalle melodie sacre alla spiritualità profonda che permea le attività pasquali.
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