Nella società odierna un fenomeno molto diffuso è l’immigrazione
Ma cosa si intende per immigrati?
Con il termine immigrati nel dizionario Treccani si intende un individuo che si sia temporaneamente o definitivamente stabilito in un luogo diverso da quello di origine.
Si emigra dal proprio paese per varie regioni.
Quando l’ immigrato sbarca in un altro paese, si attiva il servizio d’ accoglienza per gli immigrati
Che cosa è?
Esso si propone come luogo di ascolto, informazione e orientamento per le persone straniere .
Successivamente l’ immigrato viene inserito in un primo momento in un CAS e , successivamente ,su richiesta in un SAI.
Qual è l’ obiettivo del SAI?
Il SAI ha come obbiettivo principale quello di accogliere al meglio l’ individuo e di favorirne l’integrazione sociale nel paese ospitante .
Quando l’ immigrato fa’ richiesta in un centro SAI la domanda viene accettata dal servizio centrale, successivamente si contatta il centro SAI che dà disponibilità per accoglierlo .
Il centro SAI prima di accettarlo effettua :
Il colloquio personalizzato per verificare se il beneficiario mostra volontà di entrare nel SAI
Quando l’ immigrato accetta e giunge nel centro SAI
1)Si effettua l’ accoglienza
2) Presentazione degli obbiettivi del SAI riguardanti: il supporto del beneficiario e l’ offerta di un aiuto economico .
Per supportarli al meglio nell’ integrazione sociale si spiegano i servizi offerti che sono:
– Consulenza legale
– Orientamento all’accoglienza notturna temporanea e su progetto
– Orientamento ai servizi territoriali
– Orientamento alla ricerca lavorativa
3) Offrirgli un alloggio sul territorio
4) Aiutare il migrante a favore un’ autonomia e un’ integrazione sociale sul territorio ospitante
Il migrante molto spesso vive nei centri di accoglienza situazioni problematiche legate alle seguenti sfere :
1) Alle barriere linguistiche .Spesso il personale che entra in interazione sociale con il migrante ha difficoltà nell’ esposizione comunicativa anche perché non sempre riesce ad avere il supporto del mediatore culturale e utilizza traduttori tramite lo smartphone.
2) Malessere psicologico . Ciò è dato perché l’ emigrante si allontana dai suoi cari .
Secondo alcuni studi riportati in letteratura un disturbo psicologico che si riscontra nel migrante è il disturbo post traumatico da stress.
– Secondo alcune ricerche esso è frequente nei bambini e negli adolescenti rifugiati colpiti da conflitti” (cfr. INMP, 2022).
Per poter supportare al meglio il migrante e farlo vivere un benessere psicologico si offre il colloquio psicologico .In alcuni casi dove si riscontra l’ insorgenza di alcuni disturbi sarebbe, preferibile un intervento psicoterapeutico ad orientamento strategico.
Perché quest’ ultimo si caratterizza per la sua rapidità: Infatti fin dal primo incontro si individuano le Tentate Soluzioni disfunzionali che l’ individuo mette in atto tramite il supporto dello psicoterapeuta cerca fin da subito di effettuare il cambiamento.
Psicologa Mariarosaria Castagnozzi