Intervista a Fabio Petrilli

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Giovani promesse si affacciano al mondo della scrittura e stiamo parlando di un giovane ragazzo che si chiama Fabio Petrilli.

– Mi parli di lei, chi è Fabio Petrilli, di cosa si occupa?
Fabio Petrilli è nato a Foggia il 9 Marzo del 2000. Attualmente vive a San Bartolomeo in Galdo, una cittadina situata in provincia di Benevento.
Fabio studia Lettere e Beni Culturali presso l’ Università degli Studi del Molise.

-Il suo legame con la poesia com’ è nato?
La sua passione per la scrittura in particolar modo per la poesia è nata ai tempi del Liceo.

Riconoscendo questo talento inizia a fare i primi versi il 7 luglio 2020 (In riva al mare).
Ha avuto incontri importanti con artisti letterari nazionali ed internazionali quali il poeta napoletano Antonio Spagnuolo, la poetessa francese Irene Duboeuf e il poeta spagnolo catalano Juan Josep Barcelo’ I Bauca
Nel 2023 ebbe un riconoscimento in Letteratura Italiana da parte di Zlatan Demirovic.
La sua prima raccolta poetica è stata pubblicata dal conduttore radiofonico Pietro La Barbera il 26 maggio del 2024.

Questa raccolta poetica è intitolata “Respiro con il cuore” in collaborazione con la poetessa Elisa Mascia.

Il legame con Elisa è continuato con la collaborazione del quotidiano dell’ Alessandria.

-Lei consiglia ai giovani come lei di intraprendere questa strada?

Si consiglio vivamente ai miei coetanei di scrivere poesie perché la poesia è utile sul piano personale che su quello sociale e culturale.

La poesia personalmente aiuta ad esprimere emozioni come gioia, dolore, tristezza e rabbia che quasi mai riusciamo a parlarne normalmente.

Poi scrivere è molto utile stimola la parte creativa e il pensiero.

Serve innanzitutto per l’ uso delle parole e sviluppare un linguaggio più ricco ed accurato.

Inoltre leggere poesie aiuta a sviluppare il vocabolario e migliorare le competenze linguistiche e comunicative.
Attraverso la poesia è più facile comunicare temi importanti che interessano l’ agglomerato giovanile quali giustizia sociale, ambientale e diritti umani