San Leucio del Sannio (Bn). L’evento celebrativo per la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” è stato anche quest’anno emozionante e coinvolgente.
Hanno presenziato alla cerimonia: il sindaco Nascenzio Iannace, con gli amministratori comunali; il consigliere comunale Giovanni Varricchio, delegato dal sindaco Iannace alla organizzazione dell’evento, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale sanleuciana; il generale Antonio Perrone, coordinatore provinciale delle Associazioni carabinieri; il colonnello Elio Adamo, presidente dell’Associazione nazionale carabinieri di Benevento e direttore della manifestazione; le Associazioni combattentistiche e d’Arma con labari e bandiere; le Associazioni di volontariato e protezione civile; il cappellano militare don Salvatore Varavallo; il parroco don Michele Villani; per l’Istituto comprensivo scolastico “L. Settembrini”, la vice preside Letizia Rumolo, i docenti, il personale Ata e gli allievi.
Un momento particolarmente toccante, dopo il clima di solenne raccoglimento con la Santa Messa e la “Preghiera per la Patria”, è stato quando in piazza Municipio si è svolta la cerimonia dell'”Alza Bandiera”, con la deposizione delle corone di alloro al monumento e alla lapide dei caduti sanleuciani, Spettacolare la cornice floreale, in dono dagli alunni.
Nel suo discorso celebrativo, il colonnello Adamo ha evidenziato l’alto valore morale che il 4 novembre rappresenta nella gloriosa storia d’Italia, tracciando i passi che portarono all’Unità Nazionale Tricolore e ricordando “il sacrificio di migliaia di giovani, che donarono la propria vita per gli ideali di Patria e Libertà”.
Il colonnello Adamo ha poi sottolineato come la parola “guerra”, ritenuta relegata nei libri di storia, “è purtroppo drammaticamente tornata di attualità. Mai come in questo momento, abbiamo bisogno di credere che la pace sia possibile e soprattutto necessaria per guardare al futuro con fiducia, per il benessere economico e sociale e la fratellanza tra i popoli. Le forze armate operano in tutto il mondo per conservare la pace, versando ancora un tristissimo contributo di sangue”.
Il sindaco Iannace ha evidenziato che “tale ricorrenza deve divenire occasione di studio e di riflessione, affinché il passato ci aiuti a comprendere il presente. La conquista della liberta e della pace non sono state acquisite una volta per tutte, ma sono conquiste che devono essere consolidate giorno per giorno, anche in famiglia, sul lavoro e in politica. Non sciupiamo l’insegnamento dei nostri padri, poiché noi abbiamo la responsabilità di costruire un mondo di pace”.