Raggira una donna fingendo di essere un dipendente dell’azienda dell’acqua

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Un uomo di 37 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per furto e tentata truffa a Benevento. L’episodio risale alla mattinata del 07.11.2024, quando il truffatore, spacciandosi per un dipendente di una società di fornitura dell’acqua, è riuscito con l’inganno a entrare nell’abitazione di una donna di 71 anni. L’uomo con la scusa di controllare i consumi dalle ultime bollette ha mandato la signora in un’altra stanza a prenderle, mentre lui furtivamente frugando all’interno della borsa lasciata su un tavolo le ha preso i soldi custoditi all’interno del portafoglio, non contento dei pochi euro presi, chiedeva alla donna la somma di 77 euro per poter attivare un nuovo contratto per farle ulteriormente risparmiare sulla bolletta; la donna non avendo tale cifra chiedeva all’uomo di ripassare quando ci fosse stata anche la figlia, ma a quel punto il falso dipendente della società di erogazione dell’acqua, con una scusa, si allontanava e andava via.

Fatale per l’uomo è stata la tecnologia al servizio della giustizia, la donna, infatti, aveva installato all’interno della casa un sistema di videosorveglianza che ha immortalato durante tutta la sua permanenza il 37enne. Arrivata in caserma, la donna ha raccontato tutto ai Carabinieri fornendo loro le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza; le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile congiuntamente alla Stazione Carabinieri del capoluogo sono pertanto partite subito e i militari, approfittando di software tecnologici che consentono il riconoscimento facciale, sono riusciti a estrapolare dei profili di interesse operativo che, grazie ai successivi accertamenti, hanno portato ad identificare il colpevole.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento ricorda a tutti i cittadini che, in caso di richieste di denaro pressanti ed insolite provenienti da sedicenti parenti o amici o tecnici/operai di società di forniture di servizi, è sempre opportuno effettuare un riscontro, tramite gli abituali canali di comunicazione: “Pochi secondi o qualche minuto possono evitare di cadere vittima di un raggiro, organizzato per far leva su sentimenti di apprensione e sulla rapidità, al fine di non permettere verifiche. Se, per qualche motivo, non si dovesse riuscire a contattare un amico/congiunto, ci si deve rivolgere al numero di emergenza 112”.  Quindi diffidate dalle apparenze e non aprite la porta della vostra abitazione senza prima prendere i giusti accorgimenti.

L’uomo, deferito in stato di libertà, è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.