Domenica 22 settembre 2023, alle 14:44 ora italiana (alle 12.44 del Tempo Universale), cade l’equinozio d’autunno, il momento in cui inizia la stagione in cui la natura si predispone al riposo per affrontare il freddo e l’oscurità invernale. Per capire meglio la ciclicità delle stagioni analizzeremo l’analemma: la curva a forma di “8” asimmetrico che si ottiene “fotografando” per un anno sempre dalla stessa posizione il Sole a mezzogiorno di ogni giorno. Non penso ci sia modo migliore per visualizzare la ciclicità di questi periodi perché questa figura è il riflesso dei moti del nostro pianeta attorno al Sole. Nella foto c’è l’analemma della Meridiana di Biogem ad Ariano Irpino progettata dal sottoscritto e dal prof. Vincenzo Favale e costruita dalla Tecno Meccaniche Moderne (TMM) s.r.l. di Rocca San Felice (AV). Di tale meridiana i progettisti Favale e Zarrella hanno scritto il libro LA MERIDIANA DI BIOGEM, ISBN 978-88-97981-06-0 che ne spiega tutte le caratteristiche. La curva costituisce la serie dei punti proiettati dal Sole attraverso il foro gnomonico, quindi è capovolta rispetto alla posizione reale del Sole. Pertanto il punto più basso rappresenta il solstizio d’estate quando il Sole raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte. Il punto più alto è quello del solstizio d’inverno, il giorno in cui il Sole raggiunge la sua minima altezza sull’orizzonte. La distanza fra questi due punti dipende dall’inclinazione dell’asse terrestre che è pari 23° e 27’.
Il cerchietto luminoso in basso indica l’ora: 11.38 ed è il giorno del solstizio d’estate. (Foto dell’autore)
L’ampiezza dei lobi è la conseguenza della combinazione dell’inclinazione terrestre e dell’orbita ellittica della Terra e dipende dalla latitudine. Le stagioni esistono perché l’asse della Terra è inclinato e tale inclinazione determina la variazione delle stagioni. Man mano che ci avviciniamo all’equatore il lobo piccolo diventa più grande e all’equatore i due lobi sono perfettamente simmetrici. Mentre avvicinandoci a uno dei poli uno dei lobi si impicciolisce sempre più fino a scomparire quando raggiungiamo il polo.
Gli equinozi sono gli unici due giorni in cui il Sole sorge esattamente ad Est e tramonta proprio ad Ovest. In questi due giorni i raggi solari arrivano perpendicolari all’asse terrestre quindi il terminatore, la linea che separa la zona buia da quella illuminata, passa proprio per i due poli e per questo il numero di ore di luce è pari a quello di buio su tutto il pianeta. Chi si trova all’equatore vede il Sole esattamente allo zenit, cioè perpendicolare sulla propria testa. Da questo momento nel nostro emisfero la durata del giorno incomincia a diminuire mentre nell’emisfero boreale inizia ad aumentare. Buon autunno.