IL XLII CONVEGNO EUCARISTICO DELLA DIOCESI ARIANO IRPINO – LACEDONIA SI PROIETTA VERSO IL FUTURO, ALL’INSEGNA DEL RUOLO DEI LAICI. Nicola Prebenna

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   Con la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Ariano, presieduta dal Vescovo, S.E. Mons. Sergio Melillo, si è chiuso questa sera il XLII Convegno Diocesano centrato sul tema Sguardi di Speranza.
   Il Convegno è stato segnato da una partecipazione interessata, numerosa, attenta, che ha manifestato la propria soddisfazione per i tanti stimoli che i relatori hanno proposto, ma anche a quanti hanno potuto rendersi conto dei lavori tramite i social.
   Accuratamente individuati, i relatori che si sono avvicendati nella tre giorni del Convegno. Hanno proposto i loro interventi con competenza e passione, secondo le tematiche programmate.
   A nostro avviso, il tema centrale del Convegno è costituito dal senso che deve caratterizzare l’azione del cristiano, del laico in particolare, in un mondo complesso e in rapida trasformazione.
   Senza escludere i presbiteri, i consacrati e le consacrate, il messaggio che il Congresso ha voluto lanciare era indirizzato particolarmente ai laici, chiamati ad un impegno, ad una testimonianza sempre più convinti e coerenti.
   In questa direzione hanno insistito gli interventi di don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità Romena, e di Giuseppe Notarstefano, presidente dell’Azione Cattolica. Essi hanno isottolineato il ruolo sempre più attivo e partecipe dei laici alla pratica dell’autentico messaggio evangelico. L’uomo e la società del nostro tempo sono stati i riferimenti espliciti di tutto il Convegno.
   Nel giorno d’apertura sono intervenuti don Leonardo Lepore e il prof. Lucio Romano. Il primo si è soffermato sul ruolo di coautore della creazione da parte dell’uomo, che viene assunto a partner di Dio. Non osservatore, non semplice essere in attesa di intervento deciso da parte di Dio, ma cooperatore, costruttore, insieme a Dio, dei destini dell’uomo e della società.
   Il prof. Romano ha sviluppato il tema sempre più attuale della Intelligenza Artificiale, per coglierne potenzialità positive e rischi negativi. L’IA è una preziosa opportunità che occorre saper cogliere, purché non presuma andare oltre limiti che la snaturerebbero e non la renderebbero utile all’uomo.
   Non poteva chiudersi il Convegno senza riferimento esplicito alla presenza ed al ruolo dei cristiani nel mondo e nella società. Questi temi sono stati trattati da S.E. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Ionio e dall’On. Rosy Bindi, impegnata in politica per molti anni, e convinta promotrice dell’impegno dei cristiani in politica.
   Quello che sta a cuore agli organizzatori del Convegno, in primis a S.E. Mons. Melillo, non è tanto la riedizione di partiti di cattolici o di cristiani, quanto favorire una formazione umana, culturale, socio-politica, a cui ha fatto esplicito riferimento il Vescovo, proponendo, in chiusura del Convegno, la costituzione di una scuola diocesana di formazione socio-politica, da realizzare in tempi ravvicinati.
   Come si evince da questi rapidi cenni alle tematiche sviluppate, si deduce che al centro del Convegno è stato l’uomo, il cristiano, chiamato a vivere la propria esperienza di fede nel mondo con letizia, dedizione e generosità.