Dal Mondo – Brindisi-Valona, Regata velica del Grande Salento, medaglia d’argento per la Marina Militare. Così lo skipper

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Cobalt, vicecampione della XIII edizione della regata del Grande Salento

Regata velica del Grande Salento, medaglia d’argento per la Marina Militare

Cobalt vicecampione della XIII edizione, lo skipper Guido Paganelli: “Competizione sana e impegnativa”

Guido Paganelli, Presidente della Sezione Velica MM di Brindisi e Skipper del ‘Cobalt’ che, ha raggiunto la medaglia d’argento nella XIII edizione della regata velica del Grande Salento, ha rilasciato un’intervista a TgNewsTv attraverso la quale ha definito quest’ultima esperienza “una regata unica che simboleggia la vicinanza tra le due Nazioni, rievoca momenti di difficoltà, ma allo stesso tempo di solidarietà”.

Il lavoro della squadra guidata dal Comandante Paganelli punta alla vittoria per il prossimo anno; per tenere testa a imbarcazioni che danno il massimo per ottenere il risultato ambito, intensifica addestramenti e strategie. Come ha ricordato lo Skipper del Cobalt  “partecipando ad una competizione, l’obiettivo è sempre il gradino più alto del podio”.

Guido Paganelli, Presidente della Sezione Velica MM di Brindisi e Skipper del Cobalt

La Cobalt ha all’attivo ben quattro partecipazioni alla regata velica del Grande Salento Brindisi/Valona. Quando vi ha preso parte per la prima volta?

“La prima volta che abbiamo partecipato risale al 2019 poi, dopo una pausa forzata dovuta alle restrizioni del 2020 e 2021 legate alla pandemia Covid 19, abbiamo partecipato a tutte le successive edizioni, 2022, 2023 e 2024.

Quali i motivi che hanno spinto la MM a partecipare alla competizione velica organizzata dalla LNI?

“La LNI e la Marina Militare condividono la passione per il mare e per lo Sport Velico. Inoltre, La Marina si fa promotrice, nell’ambito della Forza Armata, di partecipare ad eventi velici consolidando i legami con gli Enti locali che condividono i medesimi valori. La partecipazione del COBALT a questa ed altre competizioni organizzate dalla LNI in ambito locale, conferma e sottolinea l’importanza di mantenere e rafforzare questi legami”.

Come definisce il posizionamento dell’imbarcazione da lei ‘guidata’?

“Sono estremamente soddisfatto del risultato conseguito soprattutto in considerazione del livello agonistico raggiunto in questa edizione, che ha visto raddoppiare il numero degli equipaggi partecipanti. Il podio ottenuto è il giusto riconoscimento degli sforzi e dei sacrifici di tutto il personale della sezione velica di Brindisi profusi nella preparazione dell’imbarcazione, negli allenamenti e, in ultimo, nella concentrazione e impegno impressi nella gara. Ringrazio l’equipaggio che ha partecipato e tutto il team che, dietro le quinte, ha reso possibile tutto ciò”.

 L’esperienza vissuta in questa gara come può essere definita?

“La Brindisi Valona è una regata unica: simboleggia la vicinanza tra le due Nazioni, rievoca momenti di difficoltà, ma allo stesso tempo di solidarietà. Parteciparvi è sempre un’esperienza che arricchisce, sia dal punto di vista sportivo (per l’alta rilevanza che sta assumendo questa regata nel panorama delle competizioni veliche), sia sul lato professionale, in quanto è il banco di prova degli sforzi e dei sacrifici necessari dovendosi raffrontare con equipaggi preparatissimi. Da non dimenticare, la fitta trama di relazioni che intercorrono con gli Enti nazionali di settore che rende possibile la conoscenza di un gran numero di persone, di varie nazionalità, con cui condividere la passione per il mare e la vela”.

Le Forze Armate, che hanno un forte rigore nella gestione quotidiana dell’imbarcazione, si sono adeguate ai canoni più flessibili dei civili?

“Personalmente ritengo che, quando si va per mare, il rigore debba esserci sempre. Il mare deve essere trattato con rispetto e un equipaggio addestrato ed affiatato può fare la differenza in caso di difficoltà. Una chiara definizione di ruoli e responsabilità, tipica dell’ambiente militare, consente a barche e navi, di conseguire gli obiettivi in modo più organizzato e disciplinato: forse è più probabile che l’ambito civile abbia mutuato regole e procedure militari”.

L’equipaggio del Cobalt è composto da dieci membri: Guido Paganelli, Fabio Cisternino, Danilo Gatto, Valerio Boccuni, Gianluca Gioia, Antonio Seghetti, Alessandro Fuina, Pasquale Vardaro, Antonio Dell’Olio, Marco Marotta.

Il sindaco di Valona, Ermal Dredha, durante la premiazione ha auspicato, per la prossima edizione la partecipazione di 100 imbarcazioni. Pensa possa essere raddoppiato il numero di imbarcazioni partecipanti in un solo anno?

“Quest’anno è un dato di fatto che il numero degli iscritti è quasi raddoppiato rispetto alla passata edizione, passando infatti da 35 equipaggi del 2023 ai 52 di quest’anno. Ritengo che la Regata del Grande Salento sia un evento che sta assumendo, di anno in anno, una rilevanza sempre crescente, sia in ambito nazionale che internazionale. A mio avviso, anche qualora nel 2025 non si dovesse raggiungere il numero di 100 imbarcazioni, il numero di equipaggi sarà maggiore ai 52 attuali e la competizione sarà ancora più accesa.

Per la XIV edizione la MM cercherà di raggiungere il gradino più alto del podio?

“Chiaramente, partecipando ad una competizione, l’obiettivo è sempre il gradino più alto del podio. La sezione velica di Brindisi della Marina Militare ha iniziato, nell’ultimo periodo, un percorso volto ad intensificare l’addestramento e la preparazione velica del personale. Questo impegno, come testimonia l’importante risultato conseguito, sta iniziando a mostrare i suoi frutti. Sono sicuro che continueremo a dare il massimo e anche qualcosa di più per tornare ancora più competitivi alla prossima edizione, indipendentemente dalle difficoltà dell’impresa”.