Sabino Morano una luga storia in AN come segretario provinciale dei giovani, candidato sindaco del cdx ad Avellino nel 2018 e Segretario Provinciale Lega Salvini Premier fino a fine 2019. Fondatore del comitato per la Macro Regione Autonoma del sud, fondatore e presidente dell’associazione metapolitica Primavera Meridionale. Scrittore e sagista.
N. “Un commento sul risultato delle amministrative di Avellino?”
S. “Un risultato che ha certamente premiato l’esperienza amministrativa Festa a dispetto di tutto e tutti, ma che allo stesso tempo ha bocciato definitivamente la pretesa leadership del Partito Democratico in città”.
N. “La “Rondine”, un progetto destinato a crescere o solo un simbolo di questa tornata elettorale”?
S. “La Rondine è stata una lista ispirata a temi politici e metapolitici – come del resto Primavera Meridionale – a dispetto di un esordio non brillante credo sia un progetto da coltivare”.
N. “Come trova il centrodestra avellinese”?
S. “Il centrodestra avellinese non esiste. È una realtà tutta da costruire”.
N. “Primavera Meridionale, che importanza ha per lei questa associazione metapolitica? Qual è la sua visione? Cosa vorrebbe che diventasse”?
S. “Io ritengo che oggi ci sia una grande necessità di dare contenuti alla politica e formare classe dirigente. Questo può avvenire solo attraverso un serrata e puntuale attività metapolitica. Vorrei che nei prossimi anni Primavera Meridionale diventi un laboratorio di idee a disposizione di tutta l’area politica del centrodestra”.
N. “Avellino, come la vede tra un decennio o ventennio? Con delle liste civiche di centrodestra o finalmente uniti”?
S. “Sinceramente credo che la dimensione amministrativa vada sempre più allontanandosi da quella politica per tutta una serie di ragioni. Credo che i partiti se non verranno “riformati” e “normati” difficilmente potranno essere protagonisti delle elezioni locali. Questo vale per Avellino ma un poco per tutte le realtà simili”.
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