Odissea per una visita ortopedica negli ambulatori dell’Asl Salerno: bisogna aspettare dicembre per farsi visitare a Cava de’ Tirreni o serve sobbarcarsi un viaggio della speranza fino a Sapri per trovare subito posto. La denuncia di Mario Polichetti (Uil Fpl provinciale): “Negato il diritto alla salute. Subito l’attivazione di un Cup solidale e la creazione di una convenzione con i centri specialistici del territorio”
“È un’odissea,” esordisce Polichetti. “Le liste d’attesa sono talmente intasate che se qualcuno ha bisogno di una visita ortopedica urgente, l’opzione più rapida è recarsi a Sapri il 18 giugno prossimo. Ma questo significa percorrere 147 chilometri. Un viaggio che comporta costi assurdi per una famiglia che già non può permettersi un consulto privato. Non è accettabile che per una semplice visita si debbano affrontare tali disagi – ha detto -. Se si vuole evitare Sapri, le alternative non sono molto migliori. Bisogna aspettare fino a ottobre per una visita a Buccino, che non è proprio vicino, o addirittura serve attendere fino al 12 dicembre prossimo per un appuntamento nell’ambulatorio di Cava de’ Tirreni. Questo è un sistema che non funziona”.
Polichetti non si limita a denunciare il problema, ma propone due soluzioni concrete per migliorare la situazione:
“Faccio un appello all’Asl affinché crei collaborazioni con ambulatori convenzionati. Dobbiamo ridurre drasticamente queste liste d’attesa. Non possiamo permettere che i cittadini debbano aspettare mesi o affrontare lunghi viaggi per ottenere una visita medica”. Poi l’invito agli specialisti salernitani. “Uniamoci per creare un Cup solidale. Ognuno con le proprie competenze e con il supporto delle numerose onlus presenti sul nostro territorio. Unendo le forze, possiamo offrire una soluzione rapida ed efficace a tutti coloro che ne hanno bisogno. La salute dei nostri cittadini deve essere la priorità assoluta. Non possiamo permetterci di lasciare le persone in balia di liste d’attesa interminabili o di costringerle a viaggi estenuanti e costosi. È nostro dovere trovare soluzioni immediate e lavorare insieme per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure mediche”, ha concluso Polichetti.