Sant’Angelo dei Lombardi Ospedale “Criscuoli-Frieri”

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Sant’Angelo dei Lombardi Ospedale “Criscuoli-Frieri”
Oggi è il tempo di strutturarlo e potenziarlo, domani sarà troppo tardi.
Presto ritornerà la stagione dei tagli e chiusure
No all’ Ospedale che accoglie e cura i sani e manda via gli ammalati”
cosi diceva Don Lorenzo Milani
Recupero lo stimolo di un post che Facebook rioropone.
Troppe parole spese, a volte solo per parlare, mentre si registrano pochi fatti, la gente dice “solo cunti muorti”
Mi giungono segnalazioni e preoccupazioni per la condizione in cui versa attualmente l’Ospedale “Criscuoli-Frieri”, per la grave e paradossale carenza di personale.
Nonostante lo spirito di sacrificio di tutto il personale, medico, infermieristico, amministrativo e tecnico, nonostante ogni sforzo del Direttore Sanitario, si percepisce una brutta aria, predominata da forte pessimismo e palpabile sfiducia.
È necessario investire sui giovani, assicurare qualità e sicurezza per i cittadini.
È da evitare e lottare contro la rassegnazione!
Sarebbe opportuno affrontare la questione, assumere impegni, promuovere iniziative concrete.
Mentre si vivono queste preoccupanti situazioni si spendono e spandono fondi del PNRR, che potrebbero essere utilizzati anche per strutturare l’unico Ospedale dell’Alta Irpinia.
Le linee guida del PNRR indicano il Sud quale maggiore beneficiario in proporzione dei finanziamenti. L’Europa nell’assegnare questa enorme massa di risorse all’Italia, oltre a stabilire la percentuale alta da destinare al sud, invita a adoperarsi per il riequilibrio tra fasce costiere e zone interne, come intervento di base per evitare la desertificazione della dorsale appenninica e l’accrescimento di aree metropolitane caotiche, senza anima, senza radici. Questa è la filosofia della inclusione e dello riequilibrio territoriale, tra ambiente e dinamiche demografiche, per evitare guasti, degrado e danni sociali ed ambientali.
Forse è necessario abbandonare l’attesa e la rassegnazione.
Forse è necessario riprendere il discorso.
Ma forse manca un pensiero, manca un progetto, forse si mira troppo in basso, a piccole mance, senza avere una visione di lungo respiro.
Calza a pennello il detto: “Mentre i medici discutono, il paziente muore”.
Ci sarà qualcuno che ha voglia di affrontare seriamente la questione?
Io sono per il primato della Politica.
Ma il problema è proprio questo, ma c’è la Politica?
Politica capace di farsi carico dei problemi veri della gente e non dell’architettura del potere, della sola carriera personale. Ha mostrato tutti i limiti l’investire solo sul successo individuale, si è acquisito che non è esaustivo, mentre la rappresentanza dei territori, passa necessariamente attraverso un progetto di rete e di sviluppo complessivo, tra promozione, lavoro e servizi, per una qualità della vita per cui valga la pena di restare. Ospedale efficiente e sicuro, assume valore di dignità e qualità della vita per le persone.
Secondo il Centro Studi della CGIA Confartigianato di Mestre, nei prossimi anni l’Alta Irpinia, sarà il territorio con il più alto calo di residenti della Campania!
Questa tendenza si deve combattere con fatti concreti, con onestà intellettuale e morale.