Sabato 1° giugno, la Comunità di Pergola festeggerà il suo Santo patrono, ovvero San Secondo martire.
Il programma della Solennità patronale è articolato nel modo seguente:
– alle ore 8:30, Santa Messa al Duomo;
– alle ore 21:00, Santa Messa al Duomo presieduta dal Vescovo della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, S.E.R. Mons. Andrea Andreozzi e Processione che attraverserà Via Don Minzoni, Via Giannini e Corso Giacomo Matteotti, per poi ripercorrere Via Don Minzoni e poi fare ritorno al Duomo. A seguire, momento di festa.
Gli abitanti delle strade interessate dal transito della Processione sono invitati, come per la Solennità del Corpus Domini, ad addobbare le loro case in segno di festa, come è stato nelle tradizioni passate.
In quanto al legame tra Pergola e il suo Santo patrono, si narra che quest’ultimo, martire romano vissuto al tempo delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano, fu gettato nel Tevere ad Amelia con una macina da mulino legata al collo il 1° giugno del 303. Il suo corpo venne rinvenuto sulla riva del fiume dalla nobile eugubina Eudossia Gabrielli, che gli diede la sepoltura in un terreno di sua proprietà, oggi appartenente al Comune di Serra Sant’Abbondio; due anni dopo, nello stesso luogo, la donna depose anche i corpi dei martiri Agapito e di sua sorella Giustina, compatroni di Pergola. Quando dopo la metà del 1200 venne scoperta la sepoltura, ebbe inizio una contesa tra Cagli, Gubbio e Pergola per il possesso delle reliquie. Il Vescovo di Gubbio, per risolvere la diatriba, ordinò che esse fossero poste su di un carro trainato da alcuni buoi senza guida. Gli animali si fermarono a Pergola, di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino (attuale Duomo), dove furono deposte e conservate le spoglie dei tre martiri. L’episodio agiografico potrebbe essere stato creato per sottolineare il legame tra Gubbio e il borgo marchigiano sopra citato, fondato proprio dagli eugubini intorno al 1234.
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