Nei giorni scorsi in Parlamento si è discusso di avviare la settimana lavorativa più corta, che include 4 giorni lavorativi anziché 6. Le opposizioni hanno presentato queste proposte di legge sul lavoro per il bene delle aziende, riducendo i costi dei contributi dei lavoratori. Chi ha sperimentato questa modalità ha notato che il 71% dei lavoratori non soffre più di burnout o stress acuto, e i licenziamenti sono diminuiti, rendendo la produzione più efficiente. Tuttavia, alcune aziende di altri paesi europei non hanno riscontrato gli stessi benefici, poiché lavorando solo 4 giorni si crea più tensione e potrebbero non lavorare per raggiungere un obiettivo vincente. Resta da vedere se questa proposta diventerà effettivamente legge in futuro.
Fanny Frongillo