Monica Consilini, Ingegnere energetico, lascia tutto per fare il giro del Mondo in bicicletta
Domenica mattina abbiamo incontrato una giovane donna di nome Monica Consolini, la quale ha una peculiare storia da raccontare. Ha iniziato il 13 gennaio 2024, da Lazire (Vr), la sua avventura: ‘Girare il mondo in bicicletta’. Monica ha aderito al progetto Ridesmiles dopo aver minuziosamente preparato l’intero percorso che si dipanerà in ben 35mila miglia e toccherà 25 Paesi. Percorrerà in media, come da programma, dai 50 agli 80 km al giorno. Unica sosta più lunga dovrebbe essere la Mongolia dove conta di stare uno o due mesi. Il suo budget quotidiano sarà di soli 10 euro al giorno per mangiare. Dormirà in tenda e, se qualcuno vorrà ospitarla, sarà ben lieta di accettare così come è già avvenuto in queste prime settimane del suo viaggio che, all’incirca, avrà una durata di due anni. Al momento è giunta nei Balcani dove ha raggiunto anche la città di Valona e da qui si dirigerà verso il Sud dell’Albania per poi giungere ad Atene e volare verso la Turchia.
Ma chi è Monica Consolini? Monica
è un Ingegnere energetico che nel tempo libero fa anche la guida ambientale escursionistica. Durante il suo percorso di progettazione del viaggio è stata, sin da subito, consapevole che la sua vita avrebbe subìto dei cambiamenti radicali, la sua mamma e le persone a lei vicine l’hanno sostenuta sempre. In questi due anni in cui vivrà un’esperienza nuova e particolare il suo scopo sarà quello di conoscere e apprezzare le diverse culture che incontrerà. Il suo mezzo di comunicazione, laddove non riuscirà ad esprimersi con il linguaggio, sarà il sorriso: mezzo di comunicazione universale. Gli occhi sono davvero lo specchio dell’anima; attraverso di essi si può leggere cosa c’è nel cuore di una persona. “Un volto gioioso – dice la Scrittura – e quindi degli occhi gioiosi sono indice di un cuore buono” – (Sir 13,26).
Ed è così che ho conosciuto Monica, mi ha sorriso non sapendo che parlavamo la stessa lingua. I suoi occhioni blu sono molto espressivi e davvero ricchi di parole che le serviranno durante questi due anni di viaggio per esprimere i suoi sentimenti, le sue emozioni, riuscendo così ad entrare in comunicazione con le persone che incontrerà lungo il suo cammino, senza bisogno delle parole.
Monica Consilini alla nostra testata ha raccontato i motivi che l’hanno spinta ad intraprendere il giro del Mondo in bicicletta.
“Tutto è nato quando ho intrapreso un percorso ciclistico ben più lungo rispetto a quanto ero abituata. Ho percorso 400 chilometri, tratto che da Varese mi ha portata in Austria. In quel momento mi sono sembrati davvero tanti ma non mi sono abbattuta. Bastava vedere l’intero percorso in modo alternativo: dividerlo in tappe, un passo alla volta. In questo modo ho raggiunto la meta che mi ero prefissa. Poi mi sono detta perché non ripetere l’esperienza in modo più ampio? Ebbene ho inteso programmare un percorso che so mi darà tanto”.
Monica cosa speri di trovare durante questo viaggio?
“Fare il giro del Mondo in bicicletta sono convinta che mi arricchirà tanto. Ritengo che la particolarità di questa esperienza sia racchiusa nelle persone che incontrerò lungo il mio cammino; conoscerò usi e costumi a me nuovi. Potrò raccontare il bello e le diversità delle persone che popolano il mondo”.
Alla domanda: C’è la possibilità, quindi, che le tue esperienze le riporterai in un libro? Monica ha risposto che non sa ancora ma, il suo sorriso, come si sente dall’audio, potrebbe lasciar pensare che non sia da escludere questa possibilità.
Sei all’inizio del tuo percorso. Nelle prime settimane come ti è sembrata la conoscenza dei luoghi che hai visitato e delle persone che hai incontrato?
“All’inizio del mio viaggio ho incontrato persone davvero gentili che non si sono sentite minacciate dalla mia presenza, del resto ho con me solo l’essenziale; forse questo le rende meno guardinghe e più propense ad entrare in contatto con me. I luoghi sono molto belli, com’è bello vedere la morfologia che ha forme e consistenza differenti”.
Al termine della funzione religiosa don Enzo (nella foto con Monica) ha parlato di riuscire ad incontrare persone giuste ma è noto che non è sempre così? Tu cosa hai riscontrato?
“Per il momento ho incontrato persone giuste. Certo, è importante avere le antenne sempre dritte e stare attenti ma, già nella prima fase del mio viaggio ho avuto modo di vedere che il cosiddetto fiuto si amplifica quando si viaggia da soli ( mi avevano detto che si sarebbe sviluppato immediatamente, ed è stato così) si riesce a capire in poco tempo se la situazione si fa pericolosa o no”.
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