Sabino Morano – Primavera Meridionale – sui fatti di Catania

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Il 40% dei reati è commesso dalla minoranza del 7% di stranieri che sono in Italia. I fatti di Catania vanno letti e interpretati partendo da questo semplice dato. In aggiunta a ciò, va tenuta presente l’assenza di sicurezza pubblica generalizzata per le nostre strade: nella zona del parco, in quei momenti, non erano presenti agenti.

Ad aggravare la situazione vi è un fatto sociale e culturale non di poco conto: il processo anti-pedagogico di devirilizzazione dell’uomo: i nostri ragazzi sono stati educati alla “comfort zone”, a non reagire e a ritenere – utopisticamente – che il mondo sia un posto bellissimo dove ognuna può vivere liberamente essendo ciò che è.

La realtà dei fatti ci dice che non è così: fuori dal nostro habitat culturale vi sono realtà dove stupri e prepotenze sono pane quotidiano e dove la vita non ha lo stesso valore che in Europa.

La bellezza delle identità risiede nelle diversità, spesso abissali: prima capiamo come far fronte a identità che rischiano di diventare predominanti nelle nostre strade, prima contribuiamo a frenare i drammi con cui troppi ragazze e ragazzi debbono oramai convivere.