Flumeri (AV) – Irpinia – la voce degli agricoltori in protesta

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A Flumeri (AV), precisamente nella Valle Dell’Ufita presso la Zona Industriale, è stato costituito il “Presidio della Resistenza” simbolo della lotta degli agricoltori irpini verso le normative europee che stanno, giorno dopo giorno, distruggendo l’agricoltura e la nostra terra.

L’Irpinia è stata già scenario di lotte e resistenza, a Flumeri ed Ariano Irpino anni fa ci sono state altre proteste del popolo riguardo la chiusura dello stabilimento industriale ex Iveco e la lotta dei cittadini del Tricolle sulla discarica di Difesa Grande.

Oggi la lotta, la protesta, ha un raggio di azione e reazione maggiore; la questione non interessa una fascia ristretta della popolazione – come nelle rivolte precedenti – bensì riguarda ognuno di noi poiché grazie all’agricoltura, grazie al sacro lavoro dei contadini, riceviamo sostentamento per sopravvivere. Nel quarto giorno i protestanti irpini sono stati raggiunti da agricoltori beneventani e allevatori di bufali casertani per sottolineare la vicinanza e l’unione nello scenario attuale.

I nostri concittadini sono lì, mattina, pomeriggio e notte, ventiquattro ore su ventiquattro, per difendere i loro e i nostri diritti e soprattutto per garantire una sopravvivenza della vera agricoltura, quella sana e il più possibile esente da elementi chimici – poiché andrebbe tutelata e garantita la qualità e non la quantità, cosa che spesso già nel piccolo viene trascurata per poi avere tra le conseguenze situazioni come quella attuale.

La bara è il simbolo di questa lotta, un ossimoro tra la vitalità della terra e la morte a cui l’agricoltura viene condotta ogni istante di più; per ampliare il parallelismo tra morte figurata e reale potremmo azzardare dicendo che la bara è un ennesimo monito allo status quo delle zone interne, le quali sono sempre più messe da parte dalla centralità del potere. Proprio questa bara è posta al centro del presidio quasi a rappresentare un “memento mori” in senso ampio, dei nostri giorni.

Gli agricoltori dei vari paesi irpini si stanno organizzando affinché il presidio duri in questi giorni ed in queste gelide notti, vengono fissati dei turni e molta gente di propria spontanea volontà si reca, al “Punto della Resistenza”, lì per sostenerli e dare una parola di conforto, lottando con loro perché questa è una lotta di tutti e per tutti.