Gesualdo tanti scrittori, tanti libri , con argomenti tanto diversi ma ognuno con un suo fascino. In questi giorni di feste, potrebbe essere piacevole trascorrere qualche ora leggendone qualcuno. E perché non pensare ad un bel regalo con un libro di uno scrittore di Gesualdo? Ne proponiamo alcuni :
“La Fontana più bella del Principato Ultra”, di Rossano Grappone e edito da Gesualdo Edizioni.
Il racconto prende le mosse da una data precisa, il 5 luglio 1829, quando l’Amministrazione di Gesualdo approvò la costruzione della strada di collegamento che dal centro del paese conduceva alla via Appia (oggi via Otica), con il contemporaneo rifacimento dell’acquedotto comunale.
Dunque, una fonte durevole di reddito di e sostentamento per la manovalanza locale con le amministrazioni che dovevano districarsi tra intoppi burocratici, con la necessità di imporre nuovi dazi e gabelle, e perciò con la scelta dei generi alimentari da “colpire”, salvaguardando situazioni di indigenza o disagio. Il testo descrive le accese discussioni tra i fautori del restauro di vecchie fontane, con scomposizione e ricomposizione di pietre in travertino, e i sostenitori della costruzione ex novo mediante l’utilizzo di materiali alternativi, quale il prezioso alabastro estraibile da cave presenti sul territorio. Ma poi la scelta tra architetti o ingegneri progettisti e artisti o scultori.
Figure importanti quelle di scalpellini, muratori, levigatori, marmisti, trasportatori, lavoratori a cottimo, volontari che contribuirono alla sua realizzazione. Schede, disegni, progetti completano il testo di quell’opera che alla fine degli anni Quaranta dell’Ottocento fu definita come“la Fontana che non ha eguali in Provincia”, “singolare per bellezza ed eleganza”, grazie “ai colori e alla trasparenza dell’alabastro gesualdino”.
Carlo Gesualdo i segni dell’uomo, i segni dei tempi, i segni del cielo il nuovo libro di Michele Zarrella.
Si inserisce in un vasto repertorio di pubblicazioni sul Principe dei Musici che attira tanto interesse da parte di scrittori e poeti. Michele Zarrella spiega le ragioni che lo hanno spinto nell’elaborazione di questa nuova opera. Perché aggiungere ancora un altro libro alle centinaia e centinaia (italiani ed esteri) già esistenti visto che gli apporti alla biografia del Principe dei musici è tantissima e svariatissima?
L’autore sottolinea:”Questo libro è stato necessario per precisare alcune date storiche della vita di Carlo Gesualdo (la data della morte della madre Geronima Borromeo, la data del duplice assassinio della moglie Maria d’Avalos e dell’amante Fabrizio Carafa, la data della morte del Principe stesso)”. Aggiunge:”E’ stato necessario per lasciare ai “gesualdiani”, ai gesualdini, agli studiosi, alle giovani generazioni la mia esperienza di segretario della Pro loco Civitatis Jesualdinæ e di vicepresidente della Fondazione Carlo Gesualdo affinché, almeno le parti più salienti diventino patrimonio pubblico”.
“Sulle guarigioni spontanee in oncologia” è il libro del medico e scrittore Giovanni Savignano pubblicato da Gesualdo Edizioni.
Considerati eventi miracolosi dalla cultura popolare religiosa, le guarigioni eccezionali o remissioni spontanee in oncologia costituiscono l’oggetto di riflessione del presente lavoro, con il quale s’indaga il ruolo che il sistema immunitario e altri particolari meccanismi difensivi, insieme evidentemente a meccanismi biologici ancora sconosciuti, hanno nel determinare casi insoliti, nient’affatto chiari, eppure noti agli addetti, tanto da costituire un possibile campo di ricerca. Con stile chiaro e asciutto e intento divulgativo, l’autore s’interroga così sui segreti della vita, riordinando la bibliografia internazionale che ha toccato i temi complessi delle risorse biochimiche ignote, della “reversione”, dei fattori di controllo della proliferazione cellulare, dell’interconnessione tra mente e corpo e così via. Nasce da ciò un libro ricco di notizie e pieno di speranza, stimolo per nuove indagini nella medicina futura.
Insorgenze e terrore Repubblicano nel Principato Ultra di Annibale Cogliano. Frutto di oltre un ventennio di approfondite e innovative ricerche documentarie, costituisce un contributo fondamentale per la ricostruzione e l’interpretazione del 1799, non solo su scala provinciale, ma dell’intero Regno di Napoli, del quale il Principato Ultra costituiva un rappresentativo microcosmo. Il vasto scavo archivistico delle più diverse fonti documentarie inedite, condotto negli archivi locali e in quelli napoletani ha consentito all’autore di stabilire su più vaste e solide basi la conoscenza dei fatti rispetto ai benemeriti e pioneristici studi di Francesco Scandone.
L’indagine di Cogliano, pur esaminando il territorio provinciale nel suo complesso, si focalizza su alcuni “campioni” territoriali e tematici di particolare interesse, sia per rappresentatività che per diversità: le città di Avellino, Atripalda, Solofra e Ariano, caratterizzate da un’economia prevalentemente commerciale e industriale, e quindi sedi di consolidate borghesie e proto-borghesie urbane; alcune aree intermedie di coltura semintensiva (Bonito, Gesualdo), e quelle dell’Alta Irpinia contrassegnate dal grano-pascolo e dalla massiccia presenza dei demani feudali e comunali.