Baselice (BN) – Qualche giorno fa la triste e dolorosa vicenda del gattino Leone ha scosso le coscienze anche dei cuori più duri, oggi un’altra brutta storia di violenza contro un essere indifeso viene resa nota. A farlo con un post pubblicato su un noto social è la Lega del Cane delegazione di San Bartolomeo in Galdo. “Quello che è accaduto due giorni fa a Baselice (Benevento, Campania) – si legge nel post – è un fatto gravissimo che non può passare inosservato. Una persona, che sfama i gatti randagi, se ne occupa e li sterilizza e con cui spesso noi collaboriamo, si è trovata davanti alla porta di casa una testa di un gattino. Non era nessuno dei gatti che sfamava. Non pensiamo a qualche selvatico perché la sua abitazione è in pieno centro. Una casualità? Non sappiamo cosa pensare, anche se le ipotesi ci sarebbero. Oltre all’orrore provato nel vedere questo scempio e oltre all’indignazione dei pochi che hanno commentato il post originale, non c’è la reale percezione di quanto sia grave questo episodio, pensando che sia solo un macabro dispetto. Speriamo che qualcuno si muova perché chi è capace di fare queste cose rappresenta un pericolo per tutti. Chiediamo aiuto a chi ne sa più di noi su cosa è possibile fare per cercare di capire”. Al di là dell’orrore nel vedere le immagini che sono circolate in rete, occorre pure ricordare che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche e’ punito con la reclusione ((da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro)). E sarebbe sempre poco.
Per scelta redazionale, sia per evitare eventuali simulazioni e sia per non urtare la sensibilità di coloro i quali amano e rispettano i nostri amici a quattro zampe, non pubblichiamo la foto della testa del gattino.