Nadia Marano,l’artista montellese si rivela

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Cultrice di arte e natura, sensibile alla religione e alle locali valorizzazioni, oltre che amante della riservatezza e dell’umiltà.

Sono questi gli aspetti principali della nota artista di Montella Nadia Marano, pittrice e ceramista.

”Ho sempre avvertito l’arte come una forma di libertà, tranquilla espressione di pensiero.Un modo naturale con cui trasmetto le mie sensazioni, in tematiche e contesti talvolta diversi” ha dichiarato l’artista, in apertura del nostro cammino tra le sue splendide opere, che adornano il centro storico e le strade periferiche di Montella, nonchè private abitazioni.

Principalmente murales, come il volto di Santa Lucia, ripresa artisticamente dalla Marano, con colori profondi e luminosi al tempo stesso, nella sua storica protezione con un’innovativa candela in sostituzione degli occhi, rafforzandone il senso dell’illuminazione beneaugurante.

Davvero particolari, quelli lunghi oltre venti metri, presenti, rispettivamente, all’interno di una privata abitazione e all’entrata principale del paese. Il primo, raffigurante i passaggi di vita tra una generazione e l’altra, riprende le abitudine lavorative quotidiane nella seconda metà del secolo scorso. Il secondo, invece, il naturale transito delle stagioni.

L’artista continua a rivelarsi risalendo a tre anni fa, al tempo della nascita della pandemia da Covid-19, quando, accompagnata dal silenzio e dalla chiusura, realizzò un murales concernente alla locale attività tipografica e di cancelleria.

”Con colori come l’azzurro, maggiormente, ho colto l’occasione per poter dipingere non solo libri e articoli per la scuola, bensì elementi di astronomia, disciplina che ho sempre amato” prosegue Nadia Marano, che ci accompagna al termine del nostro incontro, concedendoci una visita ad opere raffiguranti credo religioso, storiche glorie e il velo delle donne musulmane.

Quest’ultimo dipinto, particolarmente contemplato durante la mostra di arte collettiva ”Don Diego Cavaniglia”, riprende un tema odierno e delicato come la rivolta delle donne iraniane alla dittatura islamica.

Alla domanda in merito alle sue prossime realizzazioni, l’artista conclude auspicando ad una mostra esclusiva, basata appunto sul tema della donna.