Aniello Mainolfi, responsabile enti locali di Fratelli d’Italia della Provincia di Avellino, fa il punto sulla situazione dell’ASISEP in Irpinia:
*La situazione dell’Asidep se non fosse drammatica sia per i dipendenti sia per il rischio ambientale che siamo correndo in questi giorni la definirei ridicola.
L’asidep dopo aver rilevato il consorzio gestione rifiuti perché pieno di debiti dopo qualche anno si ritrova a dover essere liquidata anch’essa per i debiti accumulati. La mala gestione non può ricadere in termini occupazionali e ambientali sui cittadini irpini e soprattutto su quelli delle aree che più vivono i disagi della distanza dal copoluogo e del completo abbandono.
Sono sì paesini di poche migliaia di abitanti ma non possono essere ancora continuamente maltrattati martoriati e violentati dalla mal politica monocolore che governa l’irpinia da 30 anni.
L’allarme lanciato ieri dai sindaci dell’Alta Irpinia va ascoltato attentamente non si può rischiare di uccidere anche quel poco che ancora resta a quei territori…la natura per la quale non devono di certo ringraziare la politica ma il Signore che le ha create così belle.
Mi chiedo perché tutte le società a partecipazione pubblica Irpine sono sull’orlo del fallimento pensiamo alla “vecchia storia” dell’Alto Calore passando per Irpiniambiente e adesso Asidep.
Oggi abbiamo un’emergenza ambientale e occupazionale che vanno immediatamente affrontate e risolte…ma quante Asidep ci sono in Irpinia? Perché in province non distanti dalla nostra le società che svolgono le stesse attività di Asidep riescono a sostenersi economicamente?”
È certo che molte materie sono state delegate agli Enti Territoriali ma non esistono due dieci cento o mille italie.. di Italia ne esiste solo una e gli Irpini prima di essere irpini sono italiani e, pertanto, devono godere di tutti i diritti degli italiani tra qui quello alla salute, al lavoro e alla buona gestione dei soldi pubblici.
In qualità di responsabile Enti Locali di FdI intendo coinvolgere gli Enti e le autorità competenti per capire di chi sono le colpe di questi continui fallimenti che pesano gravemente sulle tasche degli irpini. Bisogna far luce sulle inefficienze, sulle inadempienze, sulle connivenze, sulla superficialità e sulle modalità molto probabilmente clientelari con le quali sono state gestite e vengono gestite società a pertcipazione pubblica. Bisogna accendere un faro su tutte le società partecipate che i vari comuni e enti pubblici irpini hanno creato prima che diventino un ulteriore insostenibile fardello.
I livelli occupazionali vanno si salvati ma devono essere rese finanziariamente sostenibili anche ampliando i servizi offerti anche a terzi così come accade nel resto del Paese. Irpinia è Italia”.
Questa la dichiarazione di Aniello Mainolfi