Giovane 18enne morto dopo essere stato travolto da un bus. La denuncia dell’Ugl

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Giovane 18enne morto dopo essere stato travolto da un bus nel Salernitano. La denuncia dell’Ugl: “Oltre al dolore di una vita spezzata serve un intervento legislativo e un cambio di passo nell’iter assicurativo per gli autisti che non hanno responsabilità negli incidenti”.

“L’incidente che ha portato alla morte di un 18enne, morto dopo essere stato travolto da un bus sulla strada che collega Montecorvino Rovella a Giffoni Valle Piana, impone una riflessione seria sugli incidenti che vedono coinvolti gli autisti dei mezzi.

Una riflessione che deve essere innanzitutto culturale e ha bisogno di un intervento legislativo”.

Così Gabriele Giorgianni, segretario generale dell’Ugl Autoferrotranvieri, è intervenuto sulla tragedia avvenuta nel Salernitano nei giorni scorsi, puntando i riflettori su un altro lato della vicenda.

“Oltre al dolore di una vita spezzata e di una famiglia che finisce nello sconforto per la perdita del proprio caro, molte volte non si fa i conti con quello che c’è dall’altro lato della medaglia. Un lato che a volte racconta una storia che quasi sempre viene raccontata di sfuggita: autista negativo all’alcol-test, attento alla guida e senza alcuna responsabilità sull’incidente – in questo caso mortale – accaduto.

Quello che avviene dopo lo sanno in pochi: sospensione della patente e del titolo abilitativo. E qui inizia l’incubo: economico e sociale. In primis, tocca al lavoratore pagarsi un avvocato e fino a sentenza definitiva le spese vanno anticipate perché l’azienda non sborsa un euro.

Successivamente, se l’azienda non è di quelle importanti, il lavoratore viene messo in ferie o sospeso senza stipendio perché la società non può permettersi di adibirlo ad altra mansione. Così, si costringono persone alla pensione anticipata o al licenziamento. Un danno biologico e morale che equivale alla morte sociale.

Tutto questo accade anche se il dipendente in questione non ha responsabilità sull’incidente e viene accertato dalle indagini nell’immediatezza dei fatti”.

Anche per Carmine Rubino, segretario generale dell’Ugl Salerno,  serve un cambiamento culturale e legislativo sulla vicenda: “Conosco bene la materia essendo stato segretario dell’Ugl Autoferrotranvieri per 15 anni.

Se viene appurato dalle indagini che il lavoratore non ha responsabilità bisogna prenderne atto e reinserirlo nel ciclo produttivo. Un autista senza il titolo abilitativo o la patente non può fare nulla. Serve una normativa che tuteli i lavoratori in questi casi qui.

C’è necessità di un diverso modo di gestire queste vicende anche dal punto di vista assicurativo. Altrimenti si registrerà sempre una doppia tragedia: quella di chi muore e quella di chi si vede morire per colpa dello Stato”.