Mercoledì 4 ottobre, ore 10.30 presso il Bar Plaza in Piazza Libertà ad Avellino, l’associazione metapolitica Primavera Meridionale – rappresentata da Sabino Morano, il fondatore, e dal prof. Sergio Barile – ha tenuto una conferenza stampa per chiedere chiarimenti e porre interrogativi rispetto alla vicenda “Irpinia Ambiente- Grande”.
All’incontro oltre a Sabino Morano e a Sergio Barile ha preso parte una rappresentanza dei dipendenti di “Irpinia Ambiente” che hanno dato vita ad una sigla sindacale autonoma (FIASE).
Il leader di Primavera Meridionale, Sabino Morano, dichiara che: “Noi siamo qui oggi per chiedere chiarezza, su Grande srl, riguardo le previsioni del sindaco Festa e sulla gestione della provincializzata Irpinia Ambiente. Il trasferimento del servizio di gestione dei rifiuti in città, da Irpinia Ambiente alla società costituita dal Comune di Avellino – la Grande srl – porta con sé tutta una serie di problematiche.
Due sono le principali problematiche: la prima è relativa alla scelta dei dipendenti che dovranno essere trasferiti (è stata stilata una lista di circa 100 nomi di lavoratori che dovrebbero essere spostati alla Grande s.r.l. senza lasciarci capire quale sia il criterio di tale decisione); la seconda è la questione dei costi.
Se si precede ad un taglio delle spese, si potrebbe immagine che fino ad oggi, Irpinia Ambiente è stata caratterizzata da una gestione quasi scellerata oppure – come crediamo sia vero – ciò che affermano i promotori di Grande srl, cioè il sindaco, non risponde esattamente alla realtà. Noi non vogliamo accusare nessuno, ma vogliamo capire quali siano le reali condizioni in cui versa Irpinia Ambiente. Nostro preciso scopo è quello di salvaguardare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie, poiché rappresentano la categoria più minata“.
Il prof. Sergio Barile, osserva che: “Solitamente l’imprenditore privato, rispetto al pubblico ha la necessità di fare profitto. In bilancio, il privato deve avere un risultato di esercizio positivo. Nel caso di Grande srl invece si calcola un abbattimento di costi del 10%. Questa osservazione è fatta da tutti, non serve essere economisti.
Questo mi lascia perplesso. Potrebbe essere che nel pubblico, in Irpinia Ambiente, ci siano delle diseconomie. O anche potrebbe verificarsi un maggior costo per i cittadini e un danno per il personale dipendente; la situazione diverrà più difficile l’anno prossimo dato che il Ministro Calderoli ha parlato di rivotare le province nel 2024“.
Al momento non ci resta che attendere eventuali colpi di scena, speriamo che l’intera situazione non vada a danneggiare ulteriormente i propri dipendenti.
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