La lotta dei lavoratori precari per la stabilità e il risarcimento

La lotta dei lavoratori precari
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La lotta dei lavoratori precari per la stabilità e il risarcimento: le vittorie in tribunale contro la reiterazione abusiva dei contratti a termine

Nell’attuale contesto sociale, l’uso dei contratti di lavoro a tempo determinato è ancora molto diffuso, nonostante i lavoratori abbiano il diritto di vedere convertito il loro contratto in uno a tempo indeterminato.

Questo porta a una reiterazione abusiva dei contratti a termine, che costringe sempre più lavoratori precari a rivolgersi ai tribunali per ottenere la stabilità lavorativa o il risarcimento del danno per gli anni di precariato ingiusto.

La Corte Suprema ha stabilito che i lavoratori del settore pubblico che hanno subito un contratto a tempo determinato illegittimo hanno diritto a un risarcimento automatico. Anche la maggior parte dei tribunali italiani ha riconosciuto la disparità di trattamento tra il personale precario della scuola e quello già assunto a tempo indeterminato.

Il Tribunale di Benevento ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la reiterazione illegittima dei contratti a termine e il diritto a uno stipendio adeguato agli anni di servizio effettivamente prestati.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato condannato per non aver rispettato il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato.

L’avvocato Vincenzo Piscitelli, che ha presentato i ricorsi, si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti e ha auspicato che le vittorie in tribunale possano portare a una risoluzione definitiva del problema del precariato.

I precari della Pubblica Amministrazione, in particolare i docenti, che hanno lavorato per più di 36 mesi presso una scuola, hanno il diritto di essere risarciti sia moralmente che economicamente e di avere la stessa progressione salariale dei dipendenti a tempo indeterminato.

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