Don Gaetano Famiglietti ha celebrato e presieduto ieri pomeriggio la sua prima Santa Messa. L’evento liturgico si è svolto nella Chiesa Madre di Carife, particolarmente affollata, per l’occasione.
Il rito solenne ha avuto inizio intorno alle ore 18:10, con il saluto iniziale allo stesso don Gaetano Famiglietti e all’assemblea presente di don Cornel Dascalu, sacerdote della Parrocchia S. Giovanni Battista di Carife, il quale ha incentrato il suo discorso sulla parola “amici”, in quanto, in ogni ambiente, tutte le persone che vivono sono amiche. Ad esempio, riprendendo le parole dello stesso Dascalu, “Gesù, nell’Orto del Getsemani, aveva chiamato “amico” anche Giuda, nonostante quello che è accaduto dopo. Ma, in qualsiasi ambiente, quando si è circondati da tanto affetto e c’è voglia di condivisione, tutti siamo amici”.
La parte introduttiva del rito solenne è proseguita con il discorso del Sindaco del Comune di Carife Antonio Manzi, che ha fatto gli auguri a don Gaetano Famiglietti per la sua ordinazione presbiterale.
Anche l’Avv. Loredana Di Ianni, figura di riferimento del Coro della Parrocchia S. Giovanni Battista del comune della Baronia, nel suo discorso, ha fatto gli auguri al neo-sacerdote. Oltre a ciò, l’Avv. Di Ianni ha ricordato i tempi in cui don Gaetano, da ragazzino, sognava di diventare sacerdote, dando una mano anche con le attività dell’Oratorio Estivo. Inoltre, l’Avv. Di Ianni ha ricordato allo stesso don Gaetano che l’intera Comunità di Carife gli vuole bene e lo ama.
Dopo la parte iniziale, il rito solenne è proseguito con l’ingresso dei sacerdoti e dei seminaristi che hanno sostenuto don Gaetano Famiglietti nell’arco del suo intero svolgimento. Dopo il Saluto liturgico, l’atto penitenziale, il Kyrie, il Gloria e l’Orazione Colletta, sono stati letti la Prima Lettura, tratta dal libro del profeta Geremia (Cap. 20, versetti 7-9), il Salmo Responsoriale 62 e la Seconda Lettura, tratta dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Cap. 12, versetti 1-2).
Dopo di esse, è stato letto il brano tratto dal Vangelo secondo Matteo, Cap. 16, versetti 21-27 e, in seguito ad esso, c’è stata l’Omelia di Padre Vincenzo Anselmo SJ, che, nel suo discorso all’assemblea, ha fatto un riferimento iniziale all’aspetto secondo il quale tutti gli esseri umani sono chiamati a dare loro stessi ai loro prossimi, ognuno secondo la propria posizione. Ogni tanto, a detta dello stesso sacerdote, uscire fuori dagli schemi imposti dall’attuale società, può aiutare l’essere umano a vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo, distinguendo ciò che dice Gesù dai dettami che lo stesso essere umano riceve dal suo vissuto quotidiano. “Tutti noi, quando pensiamo di aver capito ciò che ci dice il Signore, dobbiamo seguirlo, piuttosto che provare a precederlo. Dure le parole di Gesù a Pietro: “Va’ dietro a me, Satana!”. Per cui, è importante seguire sempre il Signore, rinnovando la mente e cogliendo l’opportunità di vivere una vera e propria “primavera spirituale”. Pertanto, l’augurio è quello di trovare sempre la forza di superare le difficoltà e di saper vivere bene anche i momenti di gioia”.
Dopo l’Omelia di Padre Vincenzo Anselmo SJ, la Santa Messa è proseguita con la recita del Credo niceno-costantinopolitano, con la lettura delle Preghiere dei fedeli e con le restanti parti che hanno portato ai suoi momenti finali, in cui, prima della benedizione di don Gaetano Famiglietti all’assemblea, ci sono stati i saluti e i ringraziamenti di S.E.R. Mons. Sergio Melillo alla Comunità di Carife, una preghiera letta dal neo-sacerdote con emozione e gratitudine e l’augurio di don Cornel Dascalu, il quale ha anche ricordato che lui e don Gaetano Famiglietti si sono incontrati per la prima volta in una vigna, motivo per cui il riferimento al suo messaggio di auguri altro non poteva essere fatto che alla frase di Benedetto XVI nel suo discorso di insediamento sul soglio pontificio del 19 aprile 2005: “ti auguro di essere un semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore”. Lo stesso don Cornel Dascalu ha poi ringraziato tutti per essere stati presenti alla prima Celebrazione Eucaristica di don Gaetano Famiglietti.
La Santa Messa è terminata con la benedizione del neo-sacerdote all’assemblea. Dopodiché, l’intero presbiterio è uscito dalla Chiesa Madre, e il solo don Gaetano vi ha fatto ritorno per essere salutato dai presenti.
Dopo questo momento, presso il Piazzale Grotte via Campanile Antico c’è stata una serata di festa, in cui i partecipanti hanno potuto festeggiare anche civilmente il neo-sacerdozio di don Gaetano Famiglietti, degustando diverse specialità gastronomiche, bevendo varie bibite e condividendo anche qualche sano momento musicale.
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