Pellegrini irpini in viaggio verso Medjugorje
Medjugorje, un luogo molto particolare, fatto di Speranza, Riflessione, Amore e Gioia.
Roberto Zaffiro, il benefattore che guida la “Missione Umanitaria nel Benin” insieme a Padre Nicola, Don Alberico, Don Rino, Padre Kennet, Padre Jean Baptist, Padre Kingsley e Padre Clemente hanno accompagnato un gruppo di circa 40 pellegrini provenienti dall’Irpinia per un’ esperienza mariana di grande gioia e di incontro.
Andare in pellegrinaggio a Medjugorje significa sentire fortemente la presenza della Madonna che guarisce, consola, libera, dona pace e gioia. Medjugorje è una piccola località del comune di Čitluk. Oggi fa parte della Federazione di Bosnia ed Erzegovina. La città si trova a un’altitudine di circa 200 metri sopra il livello del mare ed è caratterizzata da due colline, il Križevac e il Podbrdo (il nome Međugorje significa proprio “tra le montagne”).
Tutti coloro che non ci sono mai stati o che non conoscono la storia di Medjugorje sentiranno la forza spirituale che sprigionano quei luoghi e il bisogno di avvicinarsi a quei fatti che hanno cambiato, per sempre, la vita dei fedeli della zona e di milioni di pellegrini che ogni anno si recano a Medjugorje dall’estate del 1981. Le apparizioni di Međugorje sono visioni della Vergine a sei veggenti, i quali hanno riferito di averle ricevute dal 24 giugno 1981. Tali visioni sarebbero iniziate a Međugorje quando ancora il villaggio apparteneva alla Repubblica di Jugoslavia e proseguono ancora presso i veggenti. La Madonna invita i veggenti a pregare per la pace.
Messaggio della Madonna di Medjugorje:
“Cari figli! Sono con voi per guidarvi sulla via della conversione perché, figlioli, con le vostre vite potete avvicinare tante anime a mio Figlio. Siate testimoni gioiosi della Parola di Dio e dell’amore, con la speranza nel cuore che vince ogni male. Perdonate coloro che vi fanno del male e camminate sulla via della santità. Io vi guido a mio Figlio affinché Lui sia per voi via, verità e vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Alcune testimonianze dei fedeli del gruppo: