L’Onda Tricolore contro le mafie approda ad Avellino.
Il circolo Pippo de Jorio Fratelli d’ Italia Avellino e Gioventù Nazionale Avellino, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale Di Fratelli d’ Italia per la Tutela Vittime , organizza mercoledì 19 luglio dalle ore 19 alle ore 21 al corso Vittorio Emanuele ad Avellino un gazebo informativo contro le mafie.
Parteciperà al gazebo il vice segretario regionale FdI Antonio del Giudice.
Nell’occasione si ricorderà anche l’anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino, vittima di mafia.
Sonia Lombardo, Segretario del Circolo Cittadino Pippo De Jorio e Delegato alle pari opportunità, dichiara che:
”“Onda Tricolore” è un’iniziativa nata tre anni fa, il cui fine è quello di informare quante più persone possibili sul fenomeno delle mafie, della lotta che lo Stato ed alcuni cittadini conducono.
La mafia è un problema persistente sul nostro territorio, i cittadini devono essere informati e consapevoli di quanto il Governo stia facendo.
I primi obiettivi raggiunti dal nostro Governo sono:
- il “Decreto Cutro”, che ci darà un aiuto soprattutto ad arginare le mafie straniere.
- La L. 199/22: conferma dell’ergastolo ostativo contro mafiosi e terroristi.
- La procedibilità d’ufficio per tutti i reati aggravati dal metodo mafioso e da finalità di terrorismo.
- E le 6000 nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine.
Il gazebo che ci sarà ad Avellino mercoledì 19 assume lo scopo di informare quanti interessati.
Rappresenta una iniziativa volta al ricordo delle vittime di associazioni di stampo mafioso.
È stato scelto il 19 luglio poiché in questo giorno ricorre l’anniversario dell’assassinio del giudice Paolo Borsellino”.
Pellegrino Peluso, coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale Avellino e consigliere comunale di Sirignano, afferma che:
”Sono passati 31 dalla Strage di via D’Amelio, ma Paolo vive ancora, le sue idee marciano sulle nostre gambe e il suo esempio ci dà la forza di camminare.
È proprio quello che auspicava Borsellino, nel 1990 dinanzi ai ragazzi del Fronte della Gioventù si rivolse al pubblico con queste parole: “Potrei anche morire da un momento all’altro, ma morirò sereno pensando che resteranno giovani come voi a difendere le idee in cui credono: ecco, in quel caso non sarò morto invano”.
Con queste parole la nostra comunità ricorderà Paolo Borsellino, un padre devoto alla sua famiglia, un palermitano innamorato della sua terra, un magistrato che aveva sposato la causa della legalità, ma, soprattutto, una persona che svolgeva il proprio dovere, una persona che morì per svolgere il proprio dovere.
Una persona che rimase al suo posto, fino alla fine”.
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