Non per condannare, ma per perdonare

Non per condannare, ma per perdonare !

Un modo nuovo, direi quasi rivoluzionario, di concepire il rapporto con Dio; il suo modo di porsi rispetto ai suoi figli.
Papa Francesco, sconvolgendo anche la Chiesa con il diffuso metodo di persuasione, basato sulla paura della condanna e non sulla consapevolezza dell’amore e comprensione, prospetta una sorta di rivoluzione copernicana.
Il Dio che non condanna, ma ama, comprende e perdona !Molto bella questa invocazione di
Papa Francesco, l’ho ascoltata in una diretta TV da Santa Marta:
“Signore, che non sei venuto per condannare, ma per perdonare, abbi pietà di noi !”
Un modo, diverso, nuovo, di interpretare la presenza ed il significato del rapporto con il Padre.
Il Dio del perdono e della comprensione, dell’accoglienza, no l’implacabile giudice e giustiziere.
Quanti giudici e giustizieri in giro, quanto ipocrita integralismo c’è in giro!
Quanti presunti “soldati di Cristo” che non conoscono l’amore, la solidarietà, l’altruismo, ma sono pronti a condannare l’altrui testimonianza di impegno e di vita.
Spesso, lungo la nostra strada, incrociamo gente che con estrema facilità giudica,
condanna, denigra o delegittima gli altri o fa del moralismo ipocrita.
Però è diffuso questo pensiero, molto spesso chi fa del moralismo il suo scudo è spesso immorale egli stesso.
Tony Lucido
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