Inaugurazione del Giardino didattico dedicato a Pacello da Mercogliano

267

Inaugurazione del Giardino didattico dedicato a Pacello da Mercogliano presso la Scuola Primaria e dell’Infanzia dell’I.C. Guido Dorso

Lunedì 3 luglio, alle ore 10.30, presso la Scuola Primaria e dell’Infanzia dell’I.C. Guido Dorso, situata in via Matteotti a Mercogliano, avrà luogo l’inaugurazione del Giardino didattico dedicato a Pacello da Mercogliano.

Il giardino, intitolato “Pacello da Mercogliano il giardiniere del Re”, sarà un luogo di scoperta e riscoperta del celebre cittadino mercoglianese, famoso per le sue abilità nella creazione dei giardini, che lo condussero fino in Francia, dove contribuì alla progettazione dei giardini del Re Carlo VIII, di Luigi XII e non solo.

Il progetto del Giardino didattico, ispirato alla filosofia e alle modalità progettuali di Pacello, trasforma un’area verde attorno alla scuola in uno spazio dedicato ai bambini dell’Infanzia. 

L’idea di creare un progetto sulle imprese di Pacello da Mercogliano è frutto di una lunga ricerca storica condotta dall’Associazione Castellarte sin dal 2002, ripresa più volte nel corso degli anni.

L’obiettivo del progetto è valorizzare l’illustre cittadino mercoglianese, noto per le sue geniali creazioni nei giardini della Corte di Napoli, a partire dal Regno di Alfonso II d’Aragona, Duca di Calabria. Pacello infatti curò la sistemazione dei giardini della villa di Poggioreale, ormai scomparsa, e probabilmente anche quelli tra la villa della Duchesca e Castel Capuano, anch’essi completamente perduti.

La storia di Pacello da Mercogliano è affascinante: Catello Mazzarotta, noto come Pacello da Mercogliano, nacque a Mercogliano (AV) nel 1455, da una famiglia di origini napoletane. La sua formazione rimane in gran parte sconosciuta, ma si sa che trascorse gran parte della sua vita come giardiniere presso la corte di Napoli, sebbene la sua professione dovesse essere più precisamente definita come “architetto di giardini e opere idrauliche”.

Nel 1495, Carlo VIII di Francia conquistò il Regno di Napoli e Pacello ebbe l’opportunità di seguirlo in Francia, dove il re era rimasto affascinato dall’arte italiana durante il suo breve regno a Napoli. Pacello divenne uno dei seguaci di Carlo VIII ad Amboise, contribuendo alla trasposizione in Francia dell’ambiente accogliente e del fervore culturale del Rinascimento italiano. 

Le sue abilità artistiche e architettoniche presero forma nel castello di Amboise e successivamente nel castello di Blois, dove realizzò giardini pensili, terrazze, coltivazioni floreali e alberi di ogni tipo.

Le finalità del progetto del Giardino didattico “Pacello da Mercogliano” vanno oltre la semplice commemorazione di un personaggio storico. Esso mira a coinvolgere partner istituzionali, associazioni e centri di educazione e promozione culturale e ambientale, al fine di promuovere la conoscenza delle attività, degli studi e delle creazioni di Pacello da Mercogliano.

Attraverso il Giardino didattico, si desidera stimolare la curiosità dei bambini verso la natura e il patrimonio locale, creando un ambiente ricco di biodiversità che favorisca attività ludiche, terapeutiche ed educative. Si auspica che questo progetto contribuisca a promuovere la cultura della solidarietà e della convivenza civile, sensibilizzando al contempo verso la valorizzazione dei luoghi appenninici e la cura dell’ambiente.

Il finanziamento per la realizzazione del Giardino didattico “Pacello da Mercogliano” è stato ottenuto grazie alla delibera n° 623 del 29-12-2020, emanata dalla Giunta Regionale della Campania, ai sensi della L.R. n°28 del 08/08/2018.

Durante l’evento di inaugurazione, sarà proiettato un docufilm della durata di circa 3 minuti che fornirà ulteriori informazioni sul personaggio di Pacello da Mercogliano e il suo contributo alla creazione dei giardini in Francia.

Finalità del Progetto

Il progetto del Giardino didattico “Pacello da Mercogliano” ha come obiettivi principali la promozione della conoscenza delle attività, degli studi e delle creazioni di Pacello da Mercogliano, nonché la sensibilizzazione verso la natura e l’ambiente.

Le finalità del progetto sono le seguenti:

  • Preservazione del patrimonio culturale: Il progetto mira a conservare e valorizzare il patrimonio culturale rappresentato dalle opere di Pacello da Mercogliano. Attraverso la creazione del Giardino didattico, si intende ricordare e commemorare la figura di questo importante personaggio storico, contribuendo così alla preservazione della sua eredità culturale.
  • Coinvolgimento della comunità locale: Il Giardino didattico è concepito come un luogo aperto alla comunità locale, dove bambini, giovani e adulti possono partecipare a attività didattiche e di sensibilizzazione ambientale. Il progetto mira a coinvolgere attivamente la comunità, stimolando l’interesse verso la natura e promuovendo la cultura della solidarietà e della convivenza civile.
  • Educazione ambientale: Il Giardino didattico offre un ambiente ricco di biodiversità, che favorisce l’apprendimento e la comprensione degli ecosistemi locali. Attraverso attività ludiche, terapeutiche ed educative, si promuove la sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente, l’importanza della biodiversità e la sostenibilità.
  • Promozione del turismo sostenibile: Il progetto del Giardino didattico può contribuire a promuovere il turismo sostenibile nella regione. Attraverso la creazione di un luogo attrattivo e educativo, si auspica di attirare visitatori interessati all’arte del giardinaggio e all’eredità culturale di Pacello da Mercogliano, promuovendo al contempo la valorizzazione dei luoghi appenninici.
  • Collaborazioni e partenariati: Il progetto si propone di instaurare collaborazioni con partner istituzionali, associazioni e centri di educazione e promozione culturale e ambientale. Attraverso queste collaborazioni, si mira a creare sinergie e promuovere iniziative comuni volte alla diffusione della conoscenza e alla salvaguardia dell’ambiente.

Con queste finalità, il progetto del Giardino didattico “Pacello da Mercogliano” aspira a creare un luogo di incontro, apprendimento e sensibilizzazione per la comunità locale e i visitatori, lasciando un’impronta duratura nella promozione della cultura, dell’arte e dell’ambiente.

Biografia di Pacello da Mercogliano

Catello Mazzarotta, conosciuto come Pacello da Mercogliano, nacque nel 1455 a Mercogliano, una località della provincia di Avellino, in Campania, Italia. Pacello proveniva da una famiglia di origini napoletane.

Le informazioni sulla sua formazione e sulle prime fasi della sua carriera sono scarse, ma si sa che Pacello trascorse gran parte della sua vita come giardiniere presso la corte di Napoli. La sua professione può essere meglio definita come “architetto di giardini e opere idrauliche”.

Pacello divenne noto per le sue abilità nel creare e progettare giardini e fu incaricato di curare la sistemazione dei giardini di importanti ville e dimore nobiliari. Tra le sue realizzazioni più famose si annovera il lavoro svolto per Re Alfonso II d’Aragona, Duca di Calabria, che includette la sistemazione dei giardini della villa di Poggioreale e, probabilmente, anche quelli tra la villa della Duchesca e Castel Capuano.

Nel 1495, Carlo VIII di Francia conquistò il Regno di Napoli e Pacello ebbe l’opportunità di seguirlo in Francia. Il re era rimasto affascinato dall’arte italiana durante il suo breve regno a Napoli e Pacello divenne uno dei suoi seguaci ad Amboise. Qui, contribuì alla trasposizione in Francia dell’ambiente accogliente e del fervore culturale del Rinascimento italiano.

Le abilità artistiche e architettoniche di Pacello si espressero appieno nella creazione di giardini pensili, terrazze e coltivazioni floreali nei castelli di Amboise e Blois. I suoi lavori contribuirono a imprimere un’identità italiana ai giardini francesi dell’epoca, influenzando lo sviluppo del giardino rinascimentale in Europa.

La figura di Pacello da Mercogliano rappresenta un esempio notevole di come l’arte del giardinaggio possa unire la bellezza estetica con la funzionalità pratica, creando luoghi di piacere e armonia. La sua eredità continua a influenzare l’arte dei giardini ancora oggi.