Si è conclusa da alcune ore a Carife la Celebrazione religiosa della Passione di Nostro Signore Gesù. Essa si è articolata nei seguenti momenti: il rito liturgico in Chiesa Madre e la successiva Processione.
Il primo momento è iniziato in totale silenzio con la prostrazione dei Parroci celebranti, don Cornel Dascalu e don Milon Marandi, davanti all’Altare, in segno di osservanza verso l’amore che Gesù dà ai suoi prossimi, a cui sono seguite l’orazione e le letture tratte dal libro del profeta Isaia (Capitolo 52, versi 13-53,12) e dalla lettera agli Ebrei (Capitolo 4, versi 14-16; 5,7-9) e in mezzo ad esse il Salmo responsoriale 30/31. Dopodiché è stato letto il brano del Vangelo secondo Giovanni in cui si ricorda la Passione di Nostro Signore Gesù.
Il rito liturgico è, poi, proseguito con l’omelia di don Cornel Dascalu, in cui sono stati fatti dei riferimenti ad alcuni passi del brano del Vangelo di cui sopra, al motivo della crocifissione di Gesù, all’utilità che hanno il silenzio e la riflessione prima di vivere insieme il momento della Sua Risurrezione e all’invito a “volgere lo sguardo a colui che hanno trafitto”. Sono seguite la Preghiera universale, l’ostensione e l’adorazione della Santa Croce e i momenti finali della celebrazione in Chiesa Madre, prima della successiva Processione.
Pochi minuti dopo il termine del rito liturgico, ha avuto inizio la Processione per le seguenti strade di Carife, partendo da Piazza S. Giovanni: Via Aldo Moro, Via Croce, Via Roma, Via Modena, Via Casette Asismiche, Via Addolorata e Via S. Anna, prima di ritornare a Piazza S. Giovanni e, infine, concludere la Processione in Chiesa Madre. Nell’ambito di quest’ultima, oltre alle varie preghiere, sono state rievocate le 15 Stazioni della Via Crucis.
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