Due anni fa la notizia della scomparsa del dott. Angelo Frieri, sconvolse i nostri cuori, lasciò addolorati tanti in provincia ed oltre: un dolore misto ad angoscia prese tanti amici, collaboratori, colleghi, gente comune.
Un tumulto di emozioni, di ricordi, di singhiozzi, di lacrime che rigarono il viso di tanti.
Si anche io piansi per il mio amico Angelo.
Purtroppo preghiere e speranze vennero disattese in tanti confidavamo che potesse essere restituito alla sua famiglia, alla nostra Comunità, alla sanità, quale testimone, di persona e medico, totalmente impegnato a dare assistenza e risposte ai bisogni ed esigenze delle persone.
Il donarsi, senza risparmio, con generosa gratuità, è la meravigliosa storia scritta da Angelo Frieri, che resta come un faro per tutti. La storia, la testimonianza e l’intera vita umana e professionale di Angelo Frieri sono esempio forte di generosa dedizione, al servizio degli altri, degli ammalati. Riferimento importante in questa società smarrita, con falsi miti e manie smodate di protagonismo senza valori.
A distanza di 24 mesi è sempre forte l’affetto commosso mio e della gente d’Irpinia per Angelo Frieri.
Amici praticamente da sempre, pur con qualche anno in meno, ci conoscevamo sin da quando con la famiglia egli viveva a Sant’Angelo, poi l’amicizia si è consolidata quando si avviò l’attività dell’ospedale; con l’impegno a portare l’assistenza lì dove era forte il disagio e dove c’era bisogno; con la determinazione di tanti giovani medici ed operatori nel trasformare l’assistenza da privilegio o concessione a diritto e dignità dei cittadini.
Tanti anni di frequentazione, di solidarietà, di amicizia e di affetto.
Egli mi raccontava spesso della sua infanzia, a Sant’Angelo, del legame con lo zio Canonico, della “vocazione a farsi medico”, nata dall’affettuosa amicizia con il Sen. Dott. Gabriele Criscuoli, con viaggi ed ospitalità a Napoli quando frequentava il Collegio a Posillipo.
Amico intelligente, generoso ed altruista, missionario della sanità.
Testimone tra la gente e con la gente di straordinaria umanità.
Figlio della terra d’Irpinia, riferimento unico di generoso altruismo.
Una Santa Messa, in ricordo ed in suffragio del Dott. Angelo Frieri è stata celebrata alle ore 18:00 nella Chiesa di San Rocco di Sant’Angelo dei Lombardi, con la presenza della moglie dott.ssa Silvia Amodeo della figlia dott.ssa Camilla Frieri , impossibilitato ad intervenire i figlio Paolo, presente la sorella dott.ssa Maria Antonietta Frieri con il marito, il fratello dott. Giuseppe, sempre più somigliante ad Angelo, insieme a parenti ed amici, nel ricordarlo con commosso affetto, hanno promosso l’azione liturgica.
Il dott. Angelo Frieri, nel cuore di tanti, è ricordato diffusamente per la testimonianza, la passione professionale, la totale dedizione verso le persone, la grande generosa umanità ed altruismo, insieme alla alta professionalità come medico, specialista, Direttore di Laboratorio ed infine Direttore Sanitario per 20 anni dell’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi e nell’ultimo anno anche di quello di Ariano Irpino, esperto di programmazione sanitaria e di emergenza, ha attivato centri vaccinali, screening vari, docente dell’Università del Sannio, anche presso i Poli
Didattici dell’ASL. ecc.ecc.
Tantissimi ruoli e funzioni, esercitate da Angelo Frieri, mai ostentate per importanza o vana gloria, ma concepite e vissute come strumenti per servire meglio le persone, gli ammalati, i figli della terra d’Irpinia !
Angelo Frieri, eroe moderno, unico, testimone di generoso apostolato di antichi valori nella sanità !
Difensore unico, sino al sacrificio estremo, per garantire a tutti la dignità ed il diritto all’assistenza, la sanità.
Forte, unico, incessante il suo impegno, sia come medico e specialista, che come dirigente sanitario, nel cogliere le dinamiche sanitarie, nell’interpretarle, nel condizionare le scelte, promuovendo mediazioni, nel più alto interesse a favore delle persone, per il territorio, per gli Ospedali dell’Alta Irpinia, per il suo amato Ospedale, che oggi porta anche il suo nome.
Quando tutto sembrava crollare, quando anche la speranza era latitante; quando anche la politica sembrava distratta o sorda ai bisogni veri ed al diritto di assistenza per la gente delle zone interne, quando tecnici e politici volevano spiegare a noi le ragioni dei tagli e delle soppressioni, Angelo Frieri, invece spiegava ed elaborava soluzioni ed opportunità, per non sopprimere, per non tagliare, per mantenere e garantire servizi ed assistenza! Tanta disponibilità, garbo, cortesia, professionalità, rispetto per tutti, sempre impegnato a portare positività, serenità e pace.
Tanto impegno e testimonianza da additare alle future generazioni, ai medici ed a tutto il personale della sanità, ai bambini perché crescano con figure positive di riferimento, alla Chiesa perché sappia valorizzarne la sua testimonianza di fede, la sua missione di apostolato laico, perché finalmente sappia “rovesciare i potenti, dai troni ed innalzare gli umili”, mettendo fuori ovunque i mercanti e gli affaristi dal Tempio, che pure non mancano ovunque.
Angelo pur rispettando i ruoli e livelli istituzionali e politici, con cui dialogava e tentava di persuadere, nei fatti amava gli umili e la semplicità per se stesso e per gli altri.
Attraversava le lande sperdute, tra tanti Paesi e casolari della terra d’Irpinia, per raccogliere sangue, per fare trasfusioni, per flebo di ferro o salassi, tra screening e vaccinazioni, oppure per visite, dove insieme alle medicine, alla scienza, portava calore ed umanità, egli lo faceva con il solo scopo di servire ” gli umili”, i bisognosi, era felice nel condividere poi un panino, un sorriso, un racconto di un vissuto nella sua infanzia qui a Sant’Angelo, così come piaceva fare spesso anche con me, come fece prima di andare via, l’ultimo giorno a Sant’Angelo, in Ospedale.
Si in Ospedale, dove sembrano riecheggiare i suoi passi, la sua voce, dove tutto parla di lui.
In un periodo di grande smarrimento, di confusione, di falsi miti e di esempi non esaltanti, la testimonianza di Angelo Frieri si staglia alta, forte gigantesca, in questo scenario. Allora mi verrebbe da fare appello e dire “.. andate in giro e parlate di lui, perché la sua testimonianza possa aiutare tutti a recuperare positività e valori, a riscoprire il concetto ed il valore del servizio verso gli altri”.
Mi si consenta di ribadire il mio affetto, insieme alla tristezza per averlo perso, ma anche la gioia per averlo avuto, aver potuto condividere ansie, speranze ed impegno,con il mio amico Angelo!
Tony Lucido