È ufficiale: il 10 giugno, ad Avellino, ci sarà l’Irpinia Pride. A renderlo noto è
l’associazione “Apple Pie: l’amore merita LGBT+” che, in accordo con
l’Amministrazione comunale, ha deciso di portare per la prima volta la
manifestazione arcobaleno anche nella città capoluogo di provincia.
Dopo il grande successo delle edizioni 2019 e 2022, che si sono tenute
rispettivamente ad Atripalda e a Mercogliano, l’associazione ha voluto fortemente
che il Pride di quest’anno si svolgesse ad Avellino. Una scelta profondamente
simbolica, per molteplici aspetti. In primis, realizzare il Pride nel capoluogo significa
per “Apple Pie” parlare a tutte quelle persone che abitano i 118 Comuni dell’Irpinia e
che vogliono portare avanti il cammino per l’affermazione dei diritti civili, affinché si
sentano rappresentate e supportate. Allo stesso tempo, rappresenta una tappa in
continuità con il percorso storico dell’associazione, che è nata proprio ad Avellino nel
2017, anno in cui ha costituito il primo “gruppo di parola”, cominciando quindi da lì a
segnare i primi e importanti passi nel campo dell’attivismo, che ad oggi l’hanno
portata a creare una rete a livello nazionale.
Già nel maggio 2018, infatti, “Apple Pie” realizzò la prima marcia arcobaleno
avellinese, in occasione della “Giornata mondiale contro l’omobilesbotransfobia”; per
arrivare poi, nel settembre 2021, alla presentazione di “Rivoluzione familiare”, la
campagna che punta all’estensione dei criteri di adozione anche alle coppie LGBT+
e alle persone single.
Infine, è un atto d’amore verso la propria città. Infatti, avere un proprio Pride dà ad
Avellino stessa la possibilità di mettersi al passo con i tempi e di inserirsi tra le
tantissime altre realtà, italiane e del mondo, che ogni anno si schierano contro
l’omofobia partecipando al “Pride Month”, ossia il periodo in cui si celebra l’orgoglio
della comunità LGBT+.
«Molto spesso ci dicono che non sia più necessario organizzare un Pride – afferma
Antonio De Padova, presidente di “Apple Pie” – Quante volte, infatti, ho sentito frasi
del tipo “è una carnevalata”, “siete voi che vi ghettizzate” oppure “facciamo anche un
etero Pride”. Ma davanti alle parole della seconda carica dello Stato, Ignazio La
Russa, che solamente qualche giorno fa ha affermato pubblicamente che
accetterebbe “con dispiacere un figlio gay”, perché non gli “somiglierebbe”, “come se
fosse milanista”, abbiamo la conferma di quanto sia ancora fondamentale
organizzare una manifestazione come il Pride.
Essere milanista o juventino è una scelta. Essere lesbica, gay, bisessuale o
transessuale, invece, non lo è. È un paragone che mi fa rabbrividire. Non ho mai
sentito di un figlio o di una figlia allontanati da casa per una fede sportiva, ma
conosco tante storie di ragazzi e di ragazze cacciati di casa a causa della loro
identità di genere o del loro orientamento sessuale».
Il countdown per l’Irpinia Pride 2023 è dunque iniziato e a breve verranno svelati
anche i nomi delle personalità che, come ormai da tradizione, faranno da padrino e
da madrina all’evento. Quanto al programma, invece, c’è già una certezza: in
continuità con gli altri anni, anche questa volta la festa e il divertimento saranno
garantiti, ma un grande spazio sarà dedicato anche a momenti di dialogo e
riflessione, affidati ai pregevoli ospiti che interverranno durante il corteo.
Ci tiene a sottolinearlo il vicepresidente di “Apple Pie”, Christian Coduto:
«Contrariamente a quello che si pensa, il Pride è un momento di profonda
partecipazione emotiva. La musica e i balli, le esternazioni di gioia e, per l’appunto,
di orgoglio, hanno un significato molto profondo. È un’occasione di condivisione, in
cui tutti i presenti ripercorrono ciò che hanno vissuto, le cicatrici sulla pelle che li
hanno resi le persone che sono ora. Non mancano mai gli abbracci e le strette di
mano. Si diventa un’unica, grande, famiglia. Partecipare a un Pride ti cambia la vita».
Inoltre, il presidente di “Apple Pie” ha riservato parole di gratitudine nei confronti del
Comune di Avellino: «Voglio ringraziare fortemente l’Amministrazione comunale,
nelle persone del sindaco Gianluca Festa, della vicesindaco Laura Nargi e
dall’assessore alle Pari opportunità Marianna Mazza, che ci hanno garantito la loro
massima disponibilità per la realizzazione dell’evento, dicendosi anche fieri di poterlo
ospitare e appoggiare».
Un pensiero di riconoscenza va anche alla Stampa, in particolar modo a quella
locale: «I giornalisti irpini hanno dimostrato grande vicinanza alla nostra
associazione, partecipando numerosi e con estrema sensibilità alle scorse edizioni.
Quella che portiamo avanti è una battaglia sana e pacifica, che deve essere
affrontata principalmente sul piano delle idee e del linguaggio. Per tale ragione
riconosciamo il grande valore sociale di questi professionisti della comunicazione».
In ultimo, ma non per importanza, un sincero appello alla società civile, a tutte quelle
persone che, al di là del proprio orientamento sessuale e della propria identità di
genere, intendono sostenere la causa LGBT+: «Il 10 giugno scendiamo in piazza, ad
Avellino. Dobbiamo farlo per tutti coloro che non hanno ancora il coraggio di venir
fuori. Saremo la loro voce, il loro volto, le loro gambe e le loro braccia e, soprattutto,
il loro cuore» – conclude De Padova.
Tutti gli aggiornamenti relativi al Pride e alle varie iniziative promosse da “Apple Pie:
l’amore merita LGBT+”, tra cui l’attività dei due sportelli di ascolto e
antidiscriminazione, verranno diffusi a mezzo stampa e saranno disponibili sui
canali social – Facebook e Instagram – dell’associazione.