Aquilonia Futura e il comitato Palazzine Bene Comune sulla palestra
Nei giorni scorsi sul gruppo Facebook di Tgnewstv.it è stato pubblicato un post da parte di Michele Citoni in merito alla vicenda della nuova palestra comunale di Aquilonia.
Il gruppo politico Aquilonia Futura, che siede nel Consiglio comunale di Aquilonia, – si legge nel post – ha pubblicato un intervento sulla nuova palestra che l’amministrazione comunale vorrebbe costruire nell’area delle “casette asismiche” del 1930 ancora esistenti nel centro del paese. Le casette, o “palazzine” per gli Aquiloniesi, sono un patrimonio che il Comitato civico Palazzine Bene Comune e molti cittadini vorrebbero preservare in quanto testimonianza della storia della comunità. Come Comitato condividiamo i contenuti dell’intervento di Aquilonia Futura, firmato da Antonio Caputo, che riportiamo di seguito.
Pubblichiamo qui la risposta del Comune di Aquilonia (https://www.facebook.com/ComuneDiAquilonia/posts/pfbid02onYW4teqcgECif7uED977jmbkAJf5uyAJnh9svPYM9bTFUNTaZthDttsQBVMsmCWl) e la replica del Comitato Palazzine Bene Comune.
L’appello di Caputo
Il rifiuto opposto dalla Regione Campania al finanziamento della nuova palestra scolastica che il Comune di Aquilonia vorrebbe costruire nell’area delle “casette” del 1930 (nell’ambito degli interventi per lo sport nelle scuole a valere su fondi europei Next Generation EU/PNRR) rappresenta per l’Amministrazione un fallimento tanto grande quanto inaspettato. La giunta comunale puntava molto su questi soldi ma evidentemente non è stata in grado di presentare un progetto credibile, al punto che nemmeno la copertura politica di cui godeva a Napoli è stata sufficiente a farlo passare ( finanziamento dato per certo )
Questo fallimento è stato preceduto da un altro fallimento, quello della mancata manutenzione delle casette (o, per gli Aquiloniesi, “palazzine”), cioè dell’area adiacente alla scuola che nel Piano di Recupero di Aquilonia è denominata “Ambito B”. All’interno della commissione insediata dal Sindaco De Vito per discutere sul futuro dell’area i rappresentanti dell’amministrazione hanno tenuto una condotta di assoluta inerzia, anzi di sostanziale boicottaggio al punto che i verbali delle discussioni non sono stati nemmeno firmati. Ogni richiesta di provvedere almeno alla pulizia dell’area – con i soldi a suo tempo stanziati per l’abbattimento, quindi già disponibili! – è stata sistematicamente ignorata.
Non parliamo poi della missione principale della commissione, che avrebbe dovuto essere quella di promuovere il confronto sui progetti di recupero e sul modo di finanziarli: la proposta di destinare al restauro e rifunzionalizzazione delle casette il fondo di sostegno ai comuni marginali, concesso ad Aquilonia a metà dicembre per una somma di € 167.740,69, è stata ignorata senza nemmeno l’espressione di un “no”; l’eventuale inserimento dell’area nei “Programmi di rigenerazione urbana PINQUA” della Regine Campania non è stato preso in considerazione; la presentazione, nell’ambito del “Bando borghi Linea B” del Ministero della Cultura, di un progetto redatto insieme al Comune di Caposele che avrebbe dovuto coinvolgere l’area delle casette ha rappresentato chiaramente un’iniziativa estemporanea, priva di solide basi, e non a caso ha ottenuto un punteggio basso.
Ma è chiaro che, dei due fallimenti, quello della commissione era stato programmato: non si doveva fare nulla in quella sede perché la scelta era stata già fatta e bisognava dimostrare che la costruzione di una palestra “olimpionica” in un comune di 1.400 abitanti, un nuovo grande edificio a servizio della scuola ma separato dalla scuola – scelta che già di per sé non ci sembra molto sensata – era un progetto rispetto al quale non esistevano alternative, quindi valeva senz’altro la pena distruggere parzialmente o totalmente il patrimonio storico delle casette del 1930.
Come uscirne, salvando tutte le esigenze e gli interessi in gioco? Secondo noi tentando vie più razionali. Da una parte c’è una risorsa che non va sprecata, ovvero la scuola media in contrada Belvedere, il cui edificio ha molte caratteristiche che lo rendono adeguato ai più alti standard richiesti e che comprende una palestra: piuttosto che andare in cerca di improbabili finanziamenti per nuova edilizia in un paese che si spopola, ci sembra sensato accedere ai fondi per le scuole per rimettere a posto il patrimonio esistente. Dall’altra è possibile puntare alla costituzione di un polo della cultura in cui convogliare e mettere a fattor comune le esperienze e le capacità già espresse e presenti sul nostro territorio.
Oppure c’è la terza via, quella che al momento sembra preferita dal Sindaco: proseguire cocciutamente verso l’obiettivo della ingombrante palestra accendendo un mutuo che graverà sulle casse comunali, cioè sulle tasche dei cittadini. Care e cari Aquiloniesi, vedete un po’ voi.
Antonio Caputo
Capogruppo consiliare Aquilonia Futura
Le foto che seguono ci sono state gentilmente concesse da Michele Citoni