Il regista Antonello Matarazzo alla Mostra del Cinema di Venezia

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Il regista Antonello Matarazzo alla Mostra del Cinema di Venezia

Nel tempo ci ha abituato alle sue visioni sempre eccentriche ed esteticamente sorprendenti, ora Antonello Matarazzo ha decisamente superato se stesso.

Il 5 settembre, infatti, alla 79° Mostra del Cinema d’Arte Cinematografica di Venezia ci sarà l’anteprima mondiale del suo ultimo lungometraggio dal titolo “Pablo di Neanderthal” (Sala Laguna, via Pietro Buratti 1, Lido di Venezia).

Nato dalla collaborazione tra Matarazzo e il grande artista Pablo Echaurren, protagonista del film, il film sarà presentato nella sezione Notti Veneziane delle Giornate degli Autori.

Il regista Antonello Matarazzo

«Conoscevo Pablo Echaurren più che altro per la sua attività di illustratore durante gli anni Settanta. – scrive il regista – Ricordo l’effetto liberatorio che provavo davanti alle sue vignette come quella della copertina di “Porci con le ali”. Allora mi ‘nutrivo’ di letture come “Il Male”, “Frigidaire”, “Grifo”, “Metal Hurlant”, molte delle quali ospitavano le graffianti illustrazioni di Pablo.

Devo dire però che quando, sulla scia di queste suggestioni, recentemente sono andato al suo studio non mi aspettavo di trovarmi di fronte a una sorta di museo del paleolitico. Incuriosito per la congerie di reperti preistorici (schegge di selce, punte di frecce, frammenti di ossa ecc.) di cui è pieno il suo studio, abbiamo parlato a lungo di questa sua nuova passione, di come rappresenti una ricerca concettuale delle proprie origini.

Abbozzando l’idea di farne un film si è mostrato subito disponibile – sì ma deve essere una cosa tua – diceva. Insomma, è così per grandi linee che è nato “Pablo di Neanderthal – arte, evoluzione e bricolage”.
Pablo è stato presente in tutti i momenti più difficili della produzione. Ne abbiamo discusso con massimi esperti come Mario Tozzi e Giorgio Manzi, dai quali abbiamo ricevuto i primi apprezzamenti, grazie alla collaborazione del co-sceneggiatore Bruno Di Marino e alla supervisione del nostro produttore Dario Formisano (eskimo)».

Come si legge sul sito isolaedipo.it: “Passando da una geografia locale a una internazionale, l’irriducibilità della presenza che attraversa le Notti Veneziane approda dunque nello spazio della riflessione esistenziale: accade con Pablo di Neanderthal di Antonello Matarazzo, peculiare detour su estetica d’arte e antropologia tematica. L’artista Pablo Eucharren ci guida allo studio di pietre preistoriche ancora reperibili verso un futuro possibile oltre lo stridente presente ancora pandemico, climaticamente sferzante, di nuovo bellico: siamo eredi del Neanderthal o traditori del Sapiens?”.

Va anche ricordato che l’opera di Antonello Matarazzo l’unico film d’artista italiano selezionato alla Mostra del Cinema di quest’anno.

“PABLO di NEANDERTHAL non è un film-portrait sull’artista – si legge nella presentazione del film – non è un documentario ma qualcos’altro: vuole raccontare l’estetica di Echaurren con un occhio particolare, legando il suo lavoro odierno – ma anche quello passato – all’evoluzionismo umano.

Pablo Echaurren è un artista visivo, illustratore, nonché saggista. Da alcuni anni, ha deciso di ritirarsi dal mondo dell’arte pur continuando a realizzare opere per il suo esclusivo piacere. Dal 2019 costruisce scatole con materiali vari, che ruotano intorno a due ossessioni in apparenza scollegate tra loro: Marcel Duchamp e l’uomo di Neanderthal.

Da qui prende il via il documentario sperimentale che – oltre a rileggere l’immaginario di Echaurren – esplora le molteplici relazioni tra arte, evoluzionismo e bricolage.
La teoria dalla quale Echaurren parte è che centinaia di migliaia di anni fa l’uomo di Neanderthal e l’Homo Sapiens si sono trovati a convivere per un certo arco di tempo, alla fine del quale ha prevalso quest’ultimo, con le conseguenze evolutive che tutti abbiamo sotto gli occhi. Siamo abituati a pensare secondo un luogo comune che Neanderthal sia sinonimo di primitivo e involuto, mentre il Sapiens distingua l’uomo dalla scimmia. Ma non è così. Da alcune scoperte degli ultimi decenni, ad esempio, è venuto fuori che l’uomo di Neanderthal aveva caratteri non aggressivi e si prendeva cura dei suoi simili, fino a dargli degna sepoltura.

Cosa sarebbe successo se l’uomo di Neanderthal fosse prevalso sull’Homo Sapiens? Come si sarebbe sviluppata la nostra specie? A queste e ad altre domande, come il rapporto tra l’arte e la morte o anche la relazione/conflitto tra i padri (intesi come genitori ma anche come antenati) e i figli, tenta di dare una risposta Antonello Matarazzo, artista, pittore di formazione poi videoartista. Già in altre due occasioni l’artista irpino si era confrontato con alcune figure dell’arte e del design. Dall’architetto Riccardo Dalisi in Latta e cafè al duo Perino&Vele in Video su carta. Il suo stile – ludico, visionario, ma ricco di citazioni e con un montaggio non lineare – che riunisce gli spunti narrativi e documentaristici sotto l’egida della sperimentazione, anche in questo caso sarà messo al servizio per una ri-lettura molto personale dell’opera di un altro creativo”.

 

 

PABLO di NEANDERTHAL
regia / director
Antonello Matarazzo
Italy, 2022 col HDV 63’

sceneggiatura / screenplay
Bruno Di Marino, Pablo Echaurren, Antonello Matarazzo
fotografia / cinematography
Antonello Matarazzo
montaggio / editing
Antonello Matarazzo
musica / music
Rocco De Rosa
suono / sound
Canio Loguercio
con / with
Pablo Echaurren, Bruno Di Marino, Giuliano Sacco
Martha Festa, Mario Tozzi, Giorgio Manzi
produzione / production
eskimo
produttore / producer
Antonello Matarazzo
con / with
Dario Formisano
con il supporto di / with the support of
Fondazione Echaurren-Salaris
 
https://www.giornatedegliautori.com/program/pablo-di-neanderthal/

programma:
https://www.giornatedegliautori.com/edizione-2022/programma/



Antonello Matarazzo
https://www.antonellomatarazzo.it
https://vimeo.com/antonellomatarazzo
https://www.rarovideo.com/prodotto/video-e-installazioni/