- Benevento – Qualche giorno fa, ci eravamo occupati di ciò che sta accadendo presso il carcere di Benevento a causa dell’assenza dei medici. Nel nostro articolo avevamo prospettato degli scenari a dir poco pessimistici e la nota arrivata dal Sinappe, uno dei sindacati più rappresentativi della Polizia Penitenziaria, sembrano confermare quanto avevamo previsto. Purtroppo le conseguenze derivate dall’assenza di un medico h24 in un istituto carcerario dove sono presenti circa 400 detenuti, tantissimi dei quali quotidianamente chiedono di essere sottoposti a visita medica o che assumono già terapia farmacologica, nonché la presenza di soggetti con problemi psichiatrici, inizia a manifestarsi. Sembrerebbe, infatti, che nella serata di ieri, un detenuto dopo aver distrutto parte dell’arredamento della propria stanza e dopo essere stato visitato da un medico di guardia chiamato dall’esterno, abbia sfogato la sua rabbia contro un poliziotto, scagliandosi contro il malcapitato con calci e pugni. “Il troppo permissivismo ed il mancato turn over del personale- si legge nella nota a firma del coordinatore nazionale Fernando Mastrocinque – che ha ridotto gli organici ai minimi livelli, hanno portato ad una degenerazione dell’ambiente carcerario, dove, purtroppo episodi di questo genere sono all’ordine del giorno. Lo stress accumulato dagli operatori, non solo della polizia penitenziaria (si veda a tal proposito l’abbandono in massa del personale sanitario) è a livelli altissimi”. Mastrocinque conclude auspicando l’intervento del Governo affinché gli istituti vengano gestiti in maniera adeguata e la sicurezza torni ad essere una priorità. Nel carcere di contrada Capodimonte, purtroppo, oltre all’assenza dei medici che svolgano servizio in maniera continuativa, sembrerebbe che stia mancando anche quello dello psichiatra ed un istituto dove c’è anche un reparto che ospita esclusivamente detenuti con patologie psichiatriche che dovrebbero essere costantemente seguiti, oltre a quelli distribuiti in altre sezioni e che comunque avrebbero bisogno di queste specifiche figure professionali che sono pressoché assenti, ci si rende conto che il personale penitenziario, civile ed infiermeristico, che è a contatto con questi utenti, rischia davvero molto.
- (Foto dal web)