Vitalia, alla scoperta degli antichi riti delle acque

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Vitalia – Alle origini della festa. Gli antichi riti delle acque

Alessandro Giuli conduce i telespettatori alla scoperta degli antichi riti delle acque e gli esseri divini che personificano le loro virtù. Divinità e riti che come le acque hanno mutato forma assumendo le sembianze di feste e culti cristiani, come la Madonna delle Acque o la Madonna dei Bagni in Campania, o quello di Santa Felicita in Irpinia. Culti, spiega la produzione, che confermano tuttavia il potere purificatore e taumaturgico delle acque.
Giuli inizierà il viaggio dalla città che Gregorovius definì la Pompei del Medioevo: Ninfa, situata alle pendici dei monti Lepini, dove i romani dedicarono un culto a un’antica sorgente, quella del fiume Ninfa. Giuli giungerà in Irpinia nella Valle d’Ansanto.
Gli Irpini, discendenti dei popoli Sanniti, adoratori del lupo, venerano una santa che ha il potere della fecondità e della guarigione. Proprio negli stessi luoghi, la valle d’ Ansanto già nota a Virgilio, dove era venerata Mefite, dea delle acque e della fecondità. I geni del luogo condurranno il conduttore e gli spettatori al cospetto della dea, nella sua dimora a Rocca San Felice, in un paesaggio lunare ribollente di acque e vapori letali. Il conduttore si immergerà fra le acque impetuose delle cascate del fiume Calore, sui monti Picentini, nel cuore della Campania, per tornare poi nel Lazio virgiliano, fra laghi di zolfo e grotte oracolari, per conoscere il dio Fauno e la sua compagna Albunea.
Alessandro Giuli concluderà il suo viaggio tornando a Ninfa: il luogo dove tutto scorre, come le linfe che abitano il corpo umano, e le anime in attesa di venire alla luce.