Ciampi (M5S): “Superbonus. C’è chi vuole smantellare una norma che funziona”

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Ciampi (M5S): “Superbonus. C’è chi vuole smantellare una norma che funziona”

Si vuole consegnare la riqualificazione del patrimonio edilizio  nelle mani delle grandi aziende. Ma così non verranno estirpate truffe e malversazioni.

Dall’anno prossimo le imprese edili dovranno avere la qualificazione SOA per realizzare lavori in edilizia sopra i 516 mila euro (ed è difficile che in un condominio si vada sotto questa soglia).

La stragrande maggioranza delle aziende edili che opera in Campania verrà esclusa dai cantieri partiti con il Superbonus, il tutto a favore delle  grandi imprese (quelle che hanno la certificazione SOA, e lavorano per la pubblica amministrazione).
Qual è la ratio di questa norma? Forse mettere un freno alle truffe? Ma dove sta scritto che le ditte con qualificazione SOA siano meno inclini alle frodi rispetto alle piccole aziende?
Inoltre, se la ditta SOA può subappaltare ad un’impresa non SOA, la motivazione di partenza non regge più.

Quali sono, allora, i veri obbiettivi? Affossare il sistema dei Bonus per colpire il Movimento Cinque Stelle e distruggere le piccole imprese edili?
Ne ho parlato stamattina con il dirigente della Cna di Avellino, Berardo Pesce che condivide le mie stesse preoccupazioni. Mi ha spiegato che le imprese che partecipano al mercato della riqualificazione edilizia in Italia sono oltre 750mila; quelle che detengono la qualificazione SOA sono meno di 20mila.

Cna e Confartigianato ritengono che estendere  al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici non ha nulla a che vedere con la qualificazione delle imprese. Le associazioni di categoria chiedono una legge che riconosca il profilo professionale delle imprese edili.

Non è la prima volta che una nostra misura fa emergere le contraddizioni del sistema.
Oggi si abbandonano le piccole  imprese impegnate nel 110% invece di aiutarle a qualificarsi. Il pianeta Superbonus può invece costituire una filiera di professionisti e imprese che possono realmente partecipare all’innovazione del settore edilizio, in direzione della transizione ecologica.
Il Movimento è in sintonia con chi vuole che questo Paese funzioni.