Nell’ambito del dibattito in corso sulla medicina territoriale, riportiamo l’opinione di Giovanni Savignano, medico e scrittore, come riportato sulla sua bacheca di facebook:
“Medicina Territoriale, approvato il Dm 71 senza le Regioni per il no della Campania. Il Consiglio dei Ministri ha definito il Dpcm che recepisce il Dm 71 sulla Medicina Territoriale. La norma stabilisce gli standard per l’assistenza territoriale. Il Governo ha agito direttamente, bypassando il veto della Campania più volte espresso nella Conferenza Stato-Regioni. Il no di Vincenzo De Luca è motivato dalla mancanza di risorse a copertura delle assunzioni. Purtroppo ancora una volta la Giunta De Luca si autoemargina in battaglie non produttive, invece di fare una vera programmazione. Difatti, stiamo ancora aspettando notizie circa le modalità di attribuzione dei fondi ordinari e come vengono fissati i budget di spesa del personale. È chiaro che ci sono cose che non vanno, ed i cittadini hanno diritto di sapere perché pagano tanto e troppo per avere pochi e difettosi servizi. Da sottolineare che la Campania è sempre più isolata , ed ora anche sempre agli ultimi posti . L’Istat ha appena attestato che la graduatoria dell’aspettativa di vita vede 6 regioni del Sud in basso alla classifica, con la Campania che occupa l ultima posizione. Ormai, De Luca , in tal modo ci fa perdere i fondi. De Luca è uno contro tutti i suoi colleghi governatori. La battaglia è sulla riforma del piano nazionale per la sanità territoriale da approvare entro il 30 giugno, pena la perdita di 7 miliardi dalla Ue nell’ambito del Pnrr. La decisione del presidente De Luca, di opporsi, mentre gli altri hanno votato a favore, al decreto ministeriale che istituisce la cosiddetta sanità territoriale, potrebbe mettere a rischio il trasferimento degli appositi fondi del Pnrr alle Regioni. Il governo ha la facoltà di poter procedere comunque, anche perché non proseguire significherebbe perdere i fondi del Pnrr per quanto riguarda la sanità, e quindi andrà avanti”.