Edgardo Pesiri pubblica un video in cui spiega tutto quello che ha fatto durante la sua amministrazione terminata poi perché sfiduciato dai consiglieri di minoranza e da alcuni della maggioranza. Forti le sue parole : ” L’uomo nasce solo e questa solitudine la ho vissuta sia come uomo che come Sindaco proprio per aver pensato solo a lavorare per il mio paese guardando avanti senza alcuna collaborazione di taluni che aiutasse ad operare. Solo eccezioni e critiche senza contenuto promosse da egoismi ovvero da risentimenti e interessi personali a danno della comunità ovvero del bene comune”.
Riproponiamo alcuni momenti salienti del video:
“Sono a rendervi conto delle attività amministrative fino alle sciagurate dimissioni dei consiglieri di maggioranza. Sin dall’insediamento le priorità dell’azione amministrativa sono state orientata verso quattro finalità:favorire lo sviluppo del territorio con nuove progettualità recuperando i rapporti con le altre comunità territoriali, intervenire concretamente verso la riqualificazione urbanistica e del patrimonio comunale , intervenire nel riassetto organizzativo della macchina comunale per migliorare l’efficienza e evitare sprechi ,favorire lo sviluppo di manifestazione culturali di alto profilo, guardare al futuro
Gli interventi riguardano la riqualificazione del centro urbano, la messa in sicurezza del territorio, il decoro , in particolare abbiamo realizzato una bretella che collegasse con il fondo Valle Fredane ad oggi molto frequentata, per le zone rurali molta attenzione con la realizzazione di acquedotti e riqualificazione di valloni .
Per dare maggiore rilevanza al paese mi sono impegnato per collegare Gesualdo ai grandi circuiti turistici e culturali, abbiamo conseguito l’adesione ai Borghi più belli d’Italia, un gemellaggio culturale e musicale con la città di Matera sotto il segno di Carlo Gesualdo, inoltre ho lavorato per la ricostituzione della biblioteca comunale e per Palazzo Pisapia ridandogli nuova vita
Né è da dimenticare l’intera ristrutturazione del Castello in cui è previsto anche la realizzazione di un teatro come originariamente esistente.
Grazie all’ottima sinergia con l’Anpas e le associazioni locali ci siamo impegnati per migliorare l’assistenza sanitaria e sociale per i nostri concittadini, non si può non ricordare il grande impegno durante il periodo del Covid che tanti danni ha arrecato. Sono orgoglioso, inoltre, per i lavori svolti al fine dell’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accesso al Comune nonché l’avvio dei lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accesso alle Chiese.
All’inizio, l’emergenza era di provvedere alla sistemazione dell’Istituto scolastico, nessun progetto era stato avviato. Pertanto, verificata l’impossibilità di ristrutturare la scuola media Cillo Palermo e riscontrato l’impossibilità di utilizzare il finanziamento di 1milione e quattrocentomila euro per una nuova struttura, lo abbiamo utilizzato per la riqualificazione della scuola elementare già oggetto di lavori di efficientamento energetico. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura ex novo con il mantenimento dell’involucro esterno , con questo tipo di intervento abbiamo ottenuto due risultati positivi: una struttura nuova e moderna e evitata una procedura di infrazione a carico del Comune per mancata utilizzazione e fruibilità della scuola elementare. Una volta recuperata la diponibilità finanziaria necessaria, abbiamo convertito la sala consiliare in istituto scolastico consentendo il ritorno degli alunni a Gesualdo. Inotre, abbiamo avviati i lavori al corpo centrale della scuola media con destinazione futura della struttura a centro sanitario.
Avevo in mente di riconvertire poi gli attuali locali Anpas a centro diurno per anziani.
Sullo sport e tempo libero, la nostra priorità è stata di mettere in sicurezza e abbiamo riqualificato il parco giochi di Piazza Neviera, quasi ultimato quello della Casa Canonica. Sistemato definitivamente il campetto di calcetto con la realizzazione delle docce e degli spalti.
Per quanto riguarda lo sviluppo, l’adesione al Piano Zes e la partecipazione ai bandi di sviluppo territoriale ci hanno consentito di riavviare politiche atte a agevolare la realizzazione di nuove attività produttive sul territorio da disciplinare e regolamentare nel Puc il cui preliminare già è stato approvato.
L’arrivo di finanziamenti consistenti da utilizzare per la riqualificazione del centro storico apre la prospettiva di favorire lo sviluppo di attività economiche nel borgo antico oltre la sua definitiva ristrutturazione.
Senza strumenti urbanistici validi , senza una progettualità diffusa e relazioni esterne sostanziali nessuno sviluppo è possibile.
Per quanto riguarda la gestione della macchina amministrativa, il grande problema è stato il pensionamento di numero tre unità che hanno creato un vuoto agli uffici .La gestione del personale era stata affidata ai dissenzienti con piena libertà di azione. A causa di una scarsa lungimiranza ed accortezza nei rapporti interpersonali, errori di partecipazione ai bandi Ripam, mi sono trovato a gestire in prima persona il riassetto organizzativo. Grazie al sacrificio di molti amministratori sempre presenti e grazie al buonsenso di terzi, siamo riusciti a trovare un assetto sostenibile riparando ai danni generati da amministratori poco attenti.
Grande lavoro profuso per il risanamento del bilancio comunale, rispetto ai previsti avanzi di bilancio mi sono ritrovato di dover intervenire per sanare il bilancio comunale in particolare per l’esistenza di debiti consistenti , di crediti inesigibili, contenziosi generati da cattivi amministratori precedenti.
Due obiettivi essenziali hanno indirizzato il mio mandato: essere il sindaco dell’intera comunità senza vinti né vincitori , il Sindaco e il pater familias di tutti, dei forti e dei deboli, colui che deve tendere alla realizzazione dell’eguaglianza sociale dei cittadini e creare il senso di appartenenza ad una sola comunità inscindibile ove umanità, amicizia, vivibilità governano il vivere quotidiano senza stupide rivalità che separano e non uniscono. Guardare al futuro , almeno porre le basi pensando ai giovani che possano rimanere sul territorio scoprendo che altrove troverebbero le stesse cose che esistono nel nostro comune, un comune conosciuto in tutto il mondo e proiettato nel mondo per cultura, cortesia, per disponibilità, per rapporti enogastronomici, per la storia e tradizione. Certo è un processo lungo, forse irraggiungibile, che forse rimarrà solo un sogno ma è necessario lottare, sperare, tentare.
L’uomo nasce solo, muore solo, la stessa pandemia lo ha dimostrato in modo tragico ed inumano, in questa società di arrivismo vive solo e questa solitudine in molti momenti la ho vissuta sia come uomo che come Sindaco proprio per aver pensato solo a lavorare per il mio paese guardando avanti senza alcuna collaborazione di taluni che aiutasse ad operare. Solo eccezioni e critiche senza contenuto promosse da egoismi ovvero da risentimenti e interessi personali a danno della comunità ovvero del bene comune”.