Sturno, Zì Giovanni Caggiano 100 anni. Targa ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale

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Sturno, Zì Giovanni Caggiano 100 anni. Targa ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale

Sono cento le candeline spente stamani dalla Comunità di Sturno per festeggiare i 100 anni di vita Zì Giovanni Caggiano. Grande l’emozione nel piccolo centro irpino. Il Sindaco, Vito Di Leo ha consegnato a Giovanni Caggiano una targa ricordo.

 Zì Giovanni Caggiano conosciuto da tutti gli sturnesi nel mondo grazie ai mantici.

Un grande maestro che ha inventato il sistema del “mantice a valvola”.

Uno degli ultimi maestri del legno di Sturno si chiama Giovanni Caggiano classe 1922, 88 anni si è specializzato nella costruzione di “mantici” per il fuoco. La sua intuizione è stata quella di creare una sorta di valvola metallica a tamburo, grazie alla quale la spinta dell’arie è costante e potente, garantendo allo strumento la giusta efficienza.

Il tanto amato soffietto, strumento indispensabile per alimentare il fuoco del camino, grazie a questo grande artista sturnese assume i connotati di un pezzo artistico lavorato a mano e decorato con incisioni a fuoco.

Un’opera d’arte da mettere in mostra ma al tempo stesso uno strumento efficientissimo grazie ad un’invenzione di Giovanni, che attraverso una valvola artigianale riesce ad imprimere una forza tale allo strumento, da garantire la giusta portata d’aria ad ogni colpo. Due funzioni in una, artistica e funzionale, che hanno reso famosi i mantici di Zio Giovanni in tutto il mondo.

Sono tanti gli sturnesi che conservano in ogni parte del mondo un’opera del nostro ebanista e la custodiscono come una reliquia. In effetti il valore di questi capolavori in legno di pioppo arricchiti da pellami speciali e da rifiniture ottonate, cresce notevolmente considerando che la produzione è stata ridotta al minimo indispensabile. L’incedere degli anni, gli acciacchi, hanno inevitabilmente scandito il ritmo di una produzione oramai limitatissima.

“Da un po’ di tempo non ho più la forza per lavorare come una volta – ha dichiarato Zio Giovanni – faccio qualcosa per passare il tempo”. Così grazie a questo maestro del legno sturnese il caro soffietto ha trovato la cosiddetta quadratura del cerchio con un giusto equilibrio che coniuga bene efficienza e aspetto artistico.