Benevento – Lonardo deposita l’interrogazione ai Ministri dell’Economia e della Pubblica Amministrazione

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Lonardo deposita l’interrogazione ai Ministri dell’Economia e della Pubblica Amministrazione
Depositata l’interrogazione ai Ministri dell’Università della Pubblica Amministrazione e dell’Economia in merito al Conservatorio di Musica ‘Nicola Sala’.
“Depositerò domattina in Senato una interrogazione ai ministri dell’Università, della Pubblica Amministrazione e dell’Economica sul Conservatorio di Musica Nicola Sala di Benevento”.
Ad annunciarlo la senatrice di Noi Di Centro, Alessandrina Lonardo. “Avendo ricevuto segnalazioni riguardanti anomalie gestionali e amministrative e nei rapporti interni tra presidente, direttore, consiglio accademico e consulta degli studenti ho deciso di interrogare i ministri competenti. C’è inoltre una questione posta dai sindacati su numerose assunzioni e anche sulla vicenda chiederò chiarimenti ai ministri interessati”, conclude la senatrice Lonardo.
Si allega l’interrogazione integrale.
LONARDO – Ai Ministri dell’Università e della Ricerca, per la Pubblica Amministrazione e dell’Economia e delle Finanze. –
Premesso che:
il Conservatorio di Musica ‘Nicola Sala’ di Benevento da tempo è al centro di polemiche e discussioni interne che minano la credibilità dell’importante istituzione culturale;
l’atteggiamento conflittuale del presidente uscente con tutti gli organi del Conservatorio, a cominciare dal Direttore (il direttore Grassia si è preso addirittura una denuncia dal presidente solo per aver disposto la pulizia della corte dell’ex Convento degli Scolopi e la potatura di un glicine), per passare alla Consulta degli Studenti (organo riconosciuto dalla legge di riforma e dal Dpr 132/2003 e ss.mm.ii. e dall’autonomia statutaria) ha determinato difficoltà interne;
il presidente uscente ha instaurato un clima di insostenibile contrapposizione verso le scelte del Consiglio Accademico, organo deputato alla programmazione della didattica, della produzione artistica e della ricerca. Attacchi continui sia negli atti prodotti sia sulle pagine della stampa locale e online, una strategia di delegittimazione che si è concretizzata anche con iniziative e manifestazioni concertistiche realizzate, «motu proprio», con grande dispendio di spese, senza il necessario passaggio, per l’approvazione, nel Consiglio Accademico;
a novembre 2021 il presidente della Consulta degli Studenti del Conservatorio di Musica assieme ad altri due componenti della stessa Consulta in una lettera aperta hanno contestato i vertici del Conservatorio per aver assunto un addetto stampa a 25mila euro l’anno lordi quando in precedenza per lo stesso incarico si pagavano mille euro l’anno con un aumento di venti volte il compenso, lamentando, inoltre, sempre sulla questione dell’addetto stampa, che all’interno del Conservatorio ci sono altri lavoratori iscritti all’Ordine dei Giornalisti che non svolgono quanto prima facevano, in dispregio al DLGS 165/2001;
per la questione ‘addetto stampa’ alcuni componenti della Consulta sono stati minacciati di denuncia per diffamazione a mezzo stampa con messaggi WhatsApp del tipo: “Sei stato incauto, avrai ripercussioni, la diffamazione a mezzo stampa è uno dei reati più gravi del C.P.”. E questo solo perché gli studenti avevano contestato l’assunzione da parte del presidente dell’addetto stampa;
le segreterie provinciali della FLC CGIL e della UIL Scuola RUA hanno vinto un ricorso nei confronti dei vertici del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento per comportamento antisindacale (ex art. 28 L. 300/70 Statuto dei lavoratori);
in particolare le OO.SS. si sono rivolte al giudice del lavoro perché il vertice del Conservatorio ha sistematicamente ignorato tutte le loro richieste di informazione e di confronto, nonché tutte le richieste di avvio della sessione negoziale di contrattazione integrativa, nonostante le rassicurazioni fornite nel corso di un incontro in Prefettura, tenutosi su richiesta delle OO.SS., e la disponibilità manifestata in quella sede da parte dei vertici dell’Istituzione musicale beneventana;
la Flc Cgil nei giorni scorsi ha inviato un documento di protesta per 25 assunzioni tra docenti e personale amministrativo. Nel documento i sindacalisti denunciano “un silenzio assordante riguardo alla ricognizione sulle discipline per cui si è dovuto ricorrere a incarichi di docenza non rientranti nelle dotazioni organiche, e all’individuazione delle figure di personale tecnico-amministrativo bibliotecario su cui era caduta la scelta dei due organi competenti (Consiglio accademico e Consiglio d’amministrazione) con le motivazioni che hanno portato a tale scelta. Indiscrezioni dicono che non c’è stata una lettura condivisa fra i due organismi per cui in CdA, e solo per la parte relativa al personale tab, c’è stata una modifica rispetto a quanto deliberato in Accademico. Nessuna informativa sindacale, nessuna pubblicazione sul sito del Conservatorio, nessuna informativa al personale. Si informa la cittadinanza del prossimo concerto e non la si informa su 25 assunzioni, docenti e personale tab, in un territorio in cui l’informativa è sempre più spesso quella della scomparsa di posti di lavoro? Preoccupa che qualcuno possa voler vantare presunti meriti per le assunzioni, a quanto pare già poste in essere, per atti squisitamente amministrativi che non sono assolutamente altro che applicazione di normativa nazionale, mentre auspichiamo e siamo certi che sia stato fatto solo ed esclusivamente quello di applicare tutta le norme esistente in merito di assunzione nella Pa. Preoccupa che manchi tuttora la pubblicazione del Contratto d’Istituto 2020/21 sottoscritto”;
gli interventi politici del presidente uscente del Conservatorio che non poche difficoltà e incidenti istituzionali hanno creato specialmente con il Comune di Benevento il quale, non solo da oltre quarant’anni anni ospita il Conservatorio in una sede storica, come Palazzo De Simone, ma che ha messo a disposizione dell’Istituzione sannita di Alta Formazione Musicale anche il complesso monumentale di San Vittorino, proprietà del Comune;
il presidente uscente è geologo e professore di matematica di scuola media in quiescenza e quando fu scelto nella terna per la nomina del presidente tra i meriti curriculari per soddisfare “la riconosciuta competenza nell’ambito artistico-culturale” annoverava l’essere presidente della Pro Loco di Benevento;
tutto ciò premesso si chiede di sapere:
se risponde al vero che la consorte del presidente uscente è docente di pianoforte del Conservatorio di Musica Nicola Sala, la figlia era docente di violino ora passata al Conservatorio di Campobasso e il compagno e convivente della figlia è anch’egli docente dell’Istituto Nicola Sala;
se risponde al vero che la presidenza e la stessa sede del Conservatorio specialmente durante l’ultima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco era diventata luogo di riunioni politiche e propaganda elettorale;
se risponde al vero che nonostante siano stati ultimati i lavori dell’ex convento degli Scolopi, unica proprietà del Conservatorio, ancora non si possono utilizzare le circa 20 aule in pieno centro storico cittadino;
se risponde al vero che il presidente uscente abbia vietato recentemente una collaborazione di prestigio con l’Accademia di Santa Sofia di Benevento che avrebbe dovuto registrare dei Cd con la nota violinista Anna Tifu, con grande imbarazzo della Direzione del Conservatorio, del Consiglio Accademico, di tutto il corpo Docente e soprattutto degli studenti, desiderosi di rapportarsi con esponenti del panorama musicale internazionale;
quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano adottare per verificare la correttezza degli atti amministrativi posti in essere al Conservatorio di Musica Nicola Sala;
se non ritengano i Ministri interrogati di avviare un’azione di controllo, alla luce dei fatti esposti, al fine di accertare eventuali responsabilità ove mai dovessero essere riscontrate delle irregolarità nelle assunzioni e nella gestione generale del Conservatorio del Conservatorio di Musica Nicola Sala di Benevento.
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