Solstizio d’inverno di Michele Zarrella

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Quest’anno che sta per finire non possiamo certo considerarlo un anno fausto per tutto quello che è successo (e che sta succedendo) col virus Sars-Cov-2 e la sua malattia collegata: Covid-19. Ma se sulla Terra è stato un disastro il cielo ci ha regalato grandi emozioni e finisce col “botto”: l’allineamento di Venere, Saturno e Giove una visione imperdibile, e vicino a Venere, sulla sinistra di chi guarda – bassa sull’orizzonte – si trova la cometa Leonard, ma occorre un buon binocolo per poterla vedere. Sia chiaro che l’allineamento è solo un effetto ottico, cioè i tre pianeti sono allineati solo prospetticamente. Tra i tre pianeti, in effetti, ci sono milioni e milioni di chilometri di distanza. Vi ricordo che mediamente Saturno dista dal Sole un miliardo e 433 milioni di chilometri, mentre Giove ne dista soltanto, si fa per dire, 778 milioni di chilometri, e Venere 108 circa. In effetti a noi “appare” come se i tre punti luminosi siano tutti alla stessa distanza. Ma ciò non è. Fate una piccola riflessione su quanto sono fallaci i nostri sensi, ma contemporaneamente godetevi lo spettacolo. Uno spettacolo visibile ad occhio nudo, ma godibile meglio con uno strumento: binocolo o telescopio. Col binocolo si potranno distinguere tanti particolari. Col telescopio si potranno ammirare gli anelli di Saturno e il corteo dei satelliti galileiani di Giove e la cometa Leonard.

Alle 18:00 inizierà a sorgere Orione, mezz’ora dopo potremo ammirare il sorgere di una Luna quasi piena fra le costellazioni dei Gemelli e del Cancro e un’ora dopo potremo ammirare Procione del Cane Minore e Sirio (la stella più luminosa del firmamento) del Cane Maggiore. Betelgeuse, la super gigante rossa di Orione, Procione Sirio costituiscono il cosiddetto Triangolo invernale.

Domani 21 dicembre ‘21 alle ore 19.21 si avrà il solstizio d’inverno. Il Sole nel suo movimento nel suo movimento apparente lungo l’eclittica, al momento del solstizio invernale nell’emisfero boreale viene a trovarsi alla sua minima declinazione (altezza) rispetto all’orizzonte. Il Sole tramonta e alle 16.36 e pertanto domani è il giorno più corto dell’anno e, naturalmente, la notte più lunga. Fate attenzione a dove tramonta il Sole perché quello è il punto più estremo, più basso dell’anno. Solo dopo pochi giorni potrete vedere come si sposta il punto dove tramonta il Sole. Questo ci insegna che il Sole non tramonta (né sorge) sempre nello stesso punto ma fa una escursione il cui punto minimo si ha al solstizio d’inverno e quello massimo nel solstizio d’estate. Allora dire che il Sole tramonta a Ovest (o sorge ad Est) ha senso, è vero, solo nei due giorni di equinozio: di primavera e di autunno. Solo in quei due giorni il Sole sorge proprio ad Est e tramonta proprio ad Ovest. Da dopodomani cominceranno ad allungarsi le giornate e diminuire la durata delle notti. La Terra continua incessantemente a girare su sé stessa e intorno al Sole e fra tre mesi, precisamente il 20 marzo 2022 si avrà l’equinozio di primavera: notte e giorno di pari durata. Quante usanze intorno a questa rinascita del ciclo solare! Certo l’uomo quando non sa spiegare un fenomeno gli assegna attributi “divini”, “magici”, o “oscuri”, e crea intorno ad essi “riti propiziatori”. Ma al di là dei riti l’uomo deve porre molta attenzione al rispetto del pianeta su cui vive per poter continuare il più possibile la sua forma di vita.

                                                                         Ing. Michele Zarrella