Maraia (M5S): Interpellanza urgente a mia firma sullo smaltimento illecito dei rifiuti

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Maraia (M5S): Interpellanza urgente  a mia  firma sullo  smaltimento  illecito dei rifiuti , si adotti  metodo del tracciamento  sattelitare si adotti  metodo del tracciamento  sattelitare.

Nella mattinata di oggi, insieme al collega Giuseppe D’Ippolito, ho discusso alla Camera una interpellanza urgente al MITE a mia firma sulla problematica del traffico e dello smaltimento illecito dei rifiuti in Italia.

Ringrazio il sottosegretario on. Ilaria Fontana per la risposta fornita all’interpellanza esposta. Risposta della quale possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti.

Preme, innanzitutto, sottolineare come la questione inerente alla gestione dei rifiuti abbia degli immediati risvolti sul piano pratico e dei costi.

Infatti, se si riuscisse a limitare fortemente quello che potremmo ben definire un vero e proprio “turismo dei rifiuti”, si otterrebbero sia un abbattimento dei costi correlati alle attività di trasporto dei rifiuti, che una forte diminuzione dell’inquinamento determinato dalle emissioni nocive legate alle stesse attività.

Vi sarebbero, quindi, benefici sul piano ambientale e per le tasche dei contribuenti italiani, con l’alleggerimento delle bollette.

In tal senso, non possiamo perdere la grande occasione rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il quale prevede lo stanziamento di circa 1 miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento ed il riciclaggio dei rifiuti.

Quanto emerso dall’operazione «Mala Pigna», che qualche settimana fa ha portato all’esecuzione di 29 misure cautelari, nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti da parte di aziende legate al clan della ‘ndrangheta dei Piromalli, ci ha rivelato uno spaccato inquietante di una vera e propria realtà parallela, in cui la criminalità organizzata non ha alcuno scrupolo nel condurre attività pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente.

Lo sversamento illecito dei rifiuti non è una problematica “astratta”, bensì incide sulla qualità dell’aria che respiriamo e del cibo consumato quotidianamente.

Sulla base di queste motivazioni, ribadiamo che il MITE deve impegnarsi nel promuovere il tracciamento digitale-satellitare dei rifiuti su tutto il territorio nazionale, sopperendo, in tal modo, alla inoperatività di fatto del Registro Elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (REN), alla passata abolizione del SISTRI, nonché all’assenza di un adeguato complesso di sanzioni in materia di trasporto e tracciamento dei rifiuti.

È fondamentale, inoltre, incentivare la localizzazione dei processi di smaltimento, limitando il più possibile gli spostamenti dei rifiuti tra le Regioni, le quali devono coordinarsi maggiormente con le autorità centrali per incrementare il livello di monitoraggio e di tracciabilità degli stessi rifiuti.

Anche le Prefetture e le ARPA regionali possono e devono svolgere un ruolo centrale in questa direzione.

Occorre, dunque, approfondire e sviluppare ulteriormente l’opzione del tracciamento satellitare o con droni dei mezzi di trasporto dei rifiuti e dei siti di smaltimento, con un maggiore coinvolgimento delle Prefetture.

In aggiunta, è necessario introdurre delle misure che prevedano agevolazioni economiche a beneficio dei siti produttivi, al fine di affrontare i costi di smaltimento.

In tal modo si potrebbe seriamente contrastare il problema dei traffici illeciti e le ecomafie, prosciugando alla base gli svariati fattori che attualmente favoriscono attività pericolosissime per l’agricoltura e la salute umana.

Si tratta di una vera e propria emergenza, e i dati relativi alla Regione Campania lo dimostrano.

Ebbene, in Campania sono stati accertati nel 2020 ben 5.457 reati legati all’illegalità ambientale, al ritmo di 15 reati al giorno, facendo raggiungere a questa regione il triste primato dell’ecomafia a livello nazionale.