Riceviamo & Pubblichiamo
Franco Cuomo ex consigliere comunale di maggioranza fa un’analisi del voto relativo alle appena trascorse elezioni comunali.
“È mia consuetudine, prima di procedere all’analisi del voto, spogliarmi di qualunque partigianeria politica ed umana simpatia. Il che mi consente da modesto commentatore di cogliere aspetti, circostanze, errori che hanno contribuito a determinare il risultato, così come avviene in un incontro di calcio tra due squadre che in apparenza si equivalgono. Infatti, se è vero che tutte le partite si giocano in 12 (calciatori più allenatore), al contrario, nel confronto/scontro tra Boniello-Ciampi c’è stato qualcuno che ha voluto caparbiamente invadere il campo col 13 uomo nel tentativo di alterare il risultato finale. Il qual qualcuno “ nella sua infinita spocchia e sicumera lungi dal portare giovamento al suo candidato (Boniello per intenderci) ha finito con il comizio di apertura (una vergogna comiziale) per rendergli impossibile il cammino, trasfigurandolo come una marionetta (che Boniello certamente non è). Se questo è vero, tentiamo di capire gli errori di Pepe nella impostazione della sua campagna elettorale a danno del genero.
1) Aver deciso lui che 5/12 della passata amministrazione facessero parte della squadra ha reso Boniello una novità a metà tra continuità e stagnazione, impedendogli così di tagliare il cordone ombelicale con un passato che gli elettori hanno definitivamente archiviato.
2) Aver imposto ai suoi assessori, che nel bene e nel male si sono sacrificati dal 2016 sino ad oggi, di accettare supinamente una candidatura dal sapore dinastico, sicuramente ha generato malcontento, soprattutto alla luce dell’eccezionale risultato del vice-sindaco Ricci, 825 preferenze che gli consentono di poter dire a Pepe che il candidato naturale fosse lui e non il genero ( ma un altro sindaco dal cognome Ricci, Pepe non l’avrebbe mai permesso );
3) Aver voluto con tutta la sua cattiveria avvelenare i pozzi, accusando ed offendendo Ciampi sul piano umano, familiare, professionale, additandolo addirittura come Barbaro ed Invasore; senza accorgersi nel suo infernale vituperio ed ingiustificato turpiloquio di offendere non soltanto la stragrande maggioranza dei sangiorgesi ma di fare un assist incredibile al centravanti Ciampi per mettere la palla in rete e vincere una partita che l’ex Sindaco dava già per acquisita e da festeggiare con un abbuffata di TRIPPA (risultata assai indigesta).
Tutto ciò, e non altro, ha permesso a chi come noi ha i nervi saldi di vincere una partita apparentemente difficile. Abbiamo marcato ad uomo, ognuno ha fatto egregiamente il proprio dovere rispettando il ruolo e la posizione e come squadra affiatata e ben istruita abbiamo regalato al popolo la più bella vittoria della nostra recente storia locale : quella della Libertà dall’ Arroganza! E di tanto ringraziamo nel segno della Pacificazione tutti gli elettori. Viva San Giorgio!”.