Giovani di tutto il mondo unitevi di Michele Zarrella

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Domani si aprono le giornate preparatorie giovanili per la conferenza delle parti sul clima (COP26) sul cambiamento climatico che si terrà a novembre a Glasgow. È un giorno davvero importante per i giovani e per l’ambiente perché domani si parlerà del, e si prenderanno decisioni per, il futuro della nostra specie. Non certo come tanti dicono per il futuro del pianeta. Il pianeta ha girato su sé stesso e intorno al Sole per 5 miliardi di anni e lo continuerà a fare per altrettanti. Per il pianeta la sparizione di una specie vivente è simile a una nostra deglutizione. Né più né meno. Cerchiamo di riflettere su quanto tempo ci rimane per fermare la sesta grande estinzione di massa causata dal cambiamento climatico accelerato dalla eccessiva immissione di gas serra nell’atmosfera dovuta alla combustione delle fonti fossili. Riflettiamo su cosa è stato fatto dal 1992 dalla Conferenza di Rio e da tutte le conferenze successive fino a quella del 2015, dalla firma degli accordi di Parigi per contenere la temperatura globale del pianeta? Quali azioni la società civile ha posto in atto? Quale azioni ha posto in atto ciascuno di noi? Sì perché ognuno di noi contribuisce – chi più chi meno – al riscaldamento globale. Quali azioni la società intera deve chiedere ai governi del mondo per tagliare le emissioni di gas serra? Smettiamola soprattutto di parlare di “Salvare il pianeta” e parliamo correttamente di “Salvare la prossima grande estinzione di massa”.

Da domani a Milano parte la Pre COP26 e 400 giovani provenienti da tutto il mondo prepareranno le risposte da portare alla Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite a Gasglov co-presieduta dal Regno Unito e dall’Italia. Domani Greta Thumberg e Vanessa Nakate, attivista ugandese contro il cambiamento climatico, apriranno i lavori alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, del presidente inglese della COP26 Alok Sharma e della segretaria della conferenza ONU sul clima Patricia Espinoza. Seguiranno due giorni di lavoro di gruppo sui seguenti temi: “Una società più consapevole delle sfide climatiche”, “Giovani alla guida dell’ambizione climatica”, “Ripresa sostenibile”, “Coinvolgimento degli attori non governativi”. Il 30 passaggio di consegne dai giovani alle istituzioni e l’apertura della pre-COP26 con il premier Mario Draghi e Boris Jhonson e il segretario Onu Antonio Guterres. Intorno alla pre-COP molte le aspettative e centinaia di eventi scientifici per  una visione critica dei grandi negoziati che ancora non hanno saputo rispondere in modo efficace alla crisi climatica.

Ingegnere Michele Zarrella