Benevento – Amministrative, Elide Apice: “Ci siamo presi cura, e lo faccio tuttora, dello spazio intorno a noi”

Elide Apice: “Ci siamo presi cura, e lo faccio tuttora, dello spazio intorno a noi”

Adelaide (Elide) Apice candidata a consigliera nella lista ‘Ora sì!#Angelo Moretti sindaco’ spiega le ragioni della sua discesa in campo con Civico 22.

Adelaide Apice

 Cosa l’ha spinta a candidarsi e perché nella lista di Civico 22?

“L’idea di candidarmi era fuori da ogni mio pensiero, anzi avevo addirittura deciso di annullare la mia scheda elettorale per evitare di cadere nella trappola del voto dato al meno peggio.
È una scelta, questa che a livello locale, ma anche nazionale e direi internazionale ci ha condotto al disinteresse per la Cosa pubblica da parte di tanti politici.
Poi sono letteralmente inciampata nel programma di Civico 22 e ho visto che tutto sommato, le idee proposte erano le mie a partire da quei 22 metri come massima distanza tra le persone per sviluppare un rapporto empatico.
Da sempre, fin da quando ero piccola, la mia famiglia si è occupata dei 22 metri di vicinanza, magari non li chiamava così come ha ritenuto di fare Richard Sennet in una sua riflessione, ma siamo sempre stati fortemente empatici con chi ci viveva intorno.
Inoltre ci siamo presi cura, e lo faccio tuttora, dello spazio intorno a noi (probabilmente non 22 metri, ma anche di più), nella consapevolezza che se tutti si applicassero ai loro 22 metri ci sarebbero una strada e poi un quartiere poi l’intera città decisamente migliori e con un miglior tasso di vivibilità. Un’ultima remora era riguardo la preparazione politica, subito risolta con la frequenza ad un laboratorio di formazione tenuta dai massimi esperti nel settore tutte le domeniche fino a maggio scorso con l’unica eccezione della domenica di Pasqua, poi la decisione di candidarmi che è arrivata in risposta a una precisa necessità di mettermi a disposizione dei cittadini e delle cittadine di Benevento”,

Cosa si aspetta da questa campagna elettorale?
“E’ una campagna elettorale difficile per il gran numero di candidati che li pone in un rapporto di 1 a 80 votanti.
Gli animi di qualcuno sembrano inasprirsi sempre più, ma noi andiamo avanti mettendoci la faccia nella consapevolezza della nostra onestà intellettuale.
Guardi, nessuno di noi ha meramente velleità politiche, tutti, anzi, abbiamo solo voglia di una città che cambi in meglio le sue prospettive, una città in cui si tornino a mettere al centro del dibattito temi come il lavoro, i giovani, gli anziani, in cui si dia spazio ai bambini e alle bambine, in cui si iniziai a fare qualcosa di concreto contro la violenza di genere.
Una città proiettata al green, al welcome, in cui il tema dell’inclusione sia decisamente portante.
La testimonianza è nel nostro dettagliato programma, studiato nel corso di due anni di laboratori civici, che ha eviscerato ogni problema cercando di trovare le giuste soluzioni.
La nostra coalizione non fa promesse vane, l’unica promessa concreta è che dall’indomani del voto si inizierà a lavorare in maniera concreta sui temi individuati verso una città del futuro in cui tutti e tutte possano riconoscersi”.

Quanto riscontro pensa che la lista in cui si è candidata possa avere considerando che sono tanti i candidati?
“Siamo un lista civica con istanze nuove, almeno per la nostra città, abbiamo iniziato provando a farci conoscere e ogni giorno di più riscontriamo consensi.
A me personalmente sono arrivate diverse telefonate di sostegno da parte di persone che con molta obiettività consideravo in altri schieramenti.
La lotta è impari e difficile, ma noi siamo forza prorompente e dirompente, sono decisamente ottimista anche in risposta alle esigenze di una parte della città che è stanca di una amministrazione considerata poco efficiente”.

I cittadini di solito votano per conoscenza, per proposte ed anche per simpatia. Lei su cosa punta?

“La mia campagna elettorale è condotta in maniera molto soft, senza urla né proclami.
Con molto orgoglio credo di essere abbastanza conosciuta in città per la mia professione e per le istanze culturali che propongo.
Punto al voto di chi mi conosce, del passaparola, inoltre nei tanti incontri che stiamo tenendo punto molto a chiarire miei concetti di cultura e devo dire che l’idea di far si che Benevento torni ad essere realmente città di Culture di Culture, Città di Teatro e di Teatri sembra essere un’idea vincente.
La simpatia, ammesso che sia una mia prerogativa, potrebbe essere un valore aggiunto, ma non credo determinante ai fini del voto”.