Inutile l’intervento della task force dell’Alto Calore, a Gesualdo ancora senza acqua compresa la Caserma dei Carabinieri

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A Gesualdo, alcune famiglie sono senza acqua oramai da quattro giorni. Venerdì scorso, l’Alto Calore addusse una rottura nel territorio del Comune di Frigento. Ma una volta riparata e riempiti i serbatori la situazione sarebbe dovuta tornare alla normalità. Oggi martedì l’acqua non scorre ancora dai rubinetti.

Parte della Fiera, il tratto che dalle scale della Fiera scende in Piazza Neviera, la Caserma dei Carabinieri per l’intera giornata di oggi ancora resteranno all’asciutto.

La task force con delle apparecchiature specifiche inviata stamane dall’Alto Calore non è riuscita a trovare la perdita. Anzi, in tarda mattinata è stata spostata per problematiche sorte a Sant’Angelo dei Lombardi.

Domani, salvo imprevisti, dovrebbe far ritorno in paese e mettersi all’opera. Tenuto conto che bisogna prima individuare le tubazione rotte e , poi, intervenire , probabilmente, anche per la giornata di domani l’erogazione non tornerà regolare.

Cresce il malcontento per i disservizi.

La signora Cassara’ Giusi residente a Gesualdo ma originaria della Sicilia dove effettivamente e concretamente il problema delle risorse idriche è reale,  non avrebbe mai immaginato di rivivere in Irpinia quelle esperienze così difficili per il quotidiano già vissute nella sua infanzia e giustamente osserva:” Noi viviamo  con la  speranza  che un giorno  venga risolta definitivamente la problematica divenuta ormai costante nella  consapevolezza  di vivere in un’area dove fortunatamente l’acqua non è carente. L’Irpinia grazie alle sorgenti di Caposele fornisce gratis  alla regione Puglia fin dal 1904 se non prima ,432 milioni di litri d’ acqua al giorno, pari a 157 miliardi di litri all’anno, che equivalgono a 18mila 448 miliardi di litri in 117 anni, eppure  viviamo nel disagio assoluto per colpa di una società di gestione della rete idrica inefficiente”.

Continua:” L’Alto Calore non ha costi per l’acquisto della materia prima   eppure vive perennemente una situazione finanziaria deficitaria che non gli consente di fornire un idoneo servizio ai cittadini irpini” e, alla fine, amaramente riflette: “Non sarà, forse, il frutto di un’annosa gestione politica fatta di clientelismo e favoritismo?”.