Della collana Mordenti della Gesualdo Edizioni presentati i libri” Tempo Sospeso” di Rosaria Famiglietti e “Viaggio al Termine di un Amore” di Remo Carulli mercoledì 11 agosto presso la Chiesa del SS Rosario di Gesualdo.
Ha coordinato la discussione il Prof. Giuseppe Mastrominico, commento musicale del “Notturno Concertante”. Riflessioni di Franca Stanco Assessore Comune di Gesualdo e di Rino Caputo Storico e Critico della Letteratura.
” Tempo Sospeso” di Rosaria Famiglietti riguarda situazioni di vita, scelte sofferte, prospettive divergenti e ragioni personali da far valere: una mamma e la figlia adolescente si riscoprono nelle pagine di un insolito diario scritto da entrambe in momenti diversi, alternando il dialogo al racconto e inseguendo un solo desiderio, che l’una comprenda l’altra nel tempo sospeso che si sono concesse. In nome di questa impresa, familiare e generazionale, le due protagoniste accettano il rischio d’incamminarsi in un complicato viaggio interiore, tanto forte quanto sorprendente, dove la scrittura rappresenta il filo di Arianna per orientarsi in un labirinto di emozioni altrimenti privo di uscita. Così, in un gioco di specchi e cambi di ruolo, due donne legate da un imprescindibile legame di sangue imparano quanto sia vitale guardare nella stessa direzione, per vivere… ognuna per sé, ma insieme. Un finale a sorpresa aprirà uno scenario inaspettatamente intenso.
“Viaggio al Termine di un Amore” di Remo Carulli, per l’autore amore e viaggio hanno molto in comune: in qualsiasi momento, la donna di cui ci si innamora non è meno estranea e lontana di una terra straniera; conoscerla significa fenderne progressivamente i misteri e svelarne gli enigmi, senza però riuscire a squarciare l’inesorabile velo di ignoto che la avvolge; l’esotismo, erotico o geografico che sia, comporta l’impossibilità di sapere cosa accadrà durante le proprie esplorazioni. Così, portando all’estremo la similitudine, il romanzo racconta le tappe di un’attrazione disarmante, dal primo incontro alla convivenza, inoltrandosi in territori della mente dove il confine tra dedizione e follia non è più identificabile. Fino alla destinazione finale, che nessuna mappa potrà mai rappresentare.
