Grottaminarda- Il parco Molinello un gioiello da riscoprire. Ma che fine ha fatto?

Grottaminarda- Il parco Molinello un gioiello da riscoprire. Ma che fine ha fatto?

È immerso nelle erbacce ed è difficile poterci fare una passeggiata all’interno. Il parco Molinello, il vero polmone verde della cittadina ufitana,  vive un’altra estate dimenticato. Anche se, da anni ormai, quando arriva la bella stagione i cittadini vorrebbero usufruire di questo spazio. E goderne la bellezza. Ancora incontaminata.  Forse troppo. Ma le speranze vengono sempre disattese. Il parco Molinello, che preferiremmo fosse intitolato al pittore algerino Amar Cheriet, grottese d’adozione, scomparso qualche tempo fa, è stato riconsegnato ai cittadini nel maggio di due anni fa, mentre nel corso del tempo ci sono stati incontri tra la consigliera comunale delegata Marisa Graziano e il servizio di manutenzione della Provincia di Avellino per farlo ripulire. Ma, evidentemente, non sono serviti a niente.  Anche se, l’ente provinciale qualcosa ha fatto. Intanto non si può aspettare che venga sempre una squadra di manutenzione dalla Provincia. Si potrebbe pensare di organizzarsi meglio per rendere più affascinante un percorso che arriva fino a quelle che, i grottesi, conoscono come”le sette montagne” e che attraversa un piccolo ruscello, il cui rumore dell’acqua ancora si sente, e finisce alla fontana del Pennino. Cosa si potrebbe fare? Forse non basta più,  nonostante sia una iniziativa lodevole, scendere fin lì, amministratori e persone che vogliono bene al proprio paese, per raccogliere i rifiuti che periodicamente si ritrovano. Perché ad un problema se ne aggiunge un altro. Quello dell’ inciviltà di chi, comunque, si reca al Parco per combinare solo disastri. Come, ad esempio, divellere i posti destinati all’area pic nic, oppure lasciare bottiglie vuote, quasi sempre di birra, a terra.Anche se i raccoglitori lungo la strada ci sono. Riaperto con grande entusiasmo dall’amministrazione Cobino, il parco più amato dai cittadini adesso è caduto nel dimenticatoio. O, quanto meno, una definita svolta per renderlo davvero vivibile non c’è  stato. Non c’è traccia.Quanti soldi si sono spesi per ridarlo ai grottesi e perché  non si fa ricorso a progetti da presentare per avere finanziamenti? Tutte domande a cui tutti aspettano risposte.

Giancarlo Vitale